Istruzione

Tra 26mila e 51mila diplomati tecnici in meno entro il 2028 – Orizzonte Scuola Notizie


Il Ministro dell'Istruzione Valditara ha inviato una lettera ai genitori accompagnata da tabelle che illustrano dati relativi al futuro occupazionale dei giovani diplomati e alle esigenze del mercato del lavoro nel periodo 2024-2028. Dalle analisi emerge che la maggior parte dei diplomati liceali (62,5%) prosegue gli studi universitari, mentre il 30% dei diplomati degli istituti tecnici entra nel mondo del lavoro, una percentuale che sale al 43% per gli istituti professionali. Gli studenti degli ITS Academy provengono principalmente da istituti tecnici e professionali, con una forte concentrazione nei settori più richiesti dal mercato.

Prospettive lavorative nel periodo 2024-2028

Secondo le stime, nel quadriennio 2024-2028 le imprese richiederanno tra 1,7 e 1,9 milioni di lavoratori con diploma di scuola superiore, con una media annua di 343-390mila unità. Per i diplomati liceali, i posti di lavoro previsti saranno tra 25mila e 30mila all'anno, concentrati in particolare su figure provenienti da licei classici, scientifici e delle scienze umane. I diplomi liceali sono generalmente meno appetibili sul mercato del lavoro senza una prosecuzione degli studi.

Carenza di diplomatici tecnici e professionali

Per i diplomati tecnici e professionali, le aziende richiederanno ogni anno tra 182mila e 207mila unità, a fronte di circa 156mila giovani disponibili. Questa situazione produrrà una carenza annua stimata tra 26mila e 51mila unità, con effetti su quasi tutti gli indirizzi formativi. Le lacune più evidenti riguarderanno i settori di amministrazione, finanza e marketing (7-12mila unità), meccanica, meccatronica ed energia (8-10mila unità) e il settore sociosanitario (6-8mila unità).

Nuovi modelli formativi e il ruolo dei percorsi tecnici

Tra le proposte per colmare il diverso, si sottolineano l'introduzione del liceo del Made in Italy, il rafforzamento degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS) e l'adozione di un modello formativo integrato tecnico-professionale. Queste misure puntano a rendere i percorsi tecnici e professionali più attrattivi e in linea con le esigenze del mercato del lavoro.

Leggi anche: Orientamento, la lettera di Valditara ai genitori: “Sostenete i vostri figli nella scelta della scuola superiore”. TESTO E DATI



Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *