Dagli USA mine antiuomo all’Ucraina, sconcerto nel mondo
Dopo i missili a lunga gittata, le mine antiuomo. Non conosce l'escalation del conflitto in Ucraina. L'amministrazione Biden, ormai a fine mandato, ha approvato la fornitura all'Ucraina di mio antiuomo americano per rafforzare le difese contro gli attacchi russi, dopo il cedimento delle linee del fronte ucraino orientale.
L'annuncio è stato fatto dal Segretario alla Difesa Lloyd Austin. Il capo del Pentagono ha spiegato che la decisione degli Stati Uniti è stata motivata dalla crescente dipendenza della Russia dalla fanteria, con assalti che vedono in prima linea i soldati a piedi invece dei mezzi corazzati.
Le mine che saranno fornite all'Ucraina sono chiamate “non persistenti” e sono progettate per autodistruggersi dopo un certo periodo di tempo per ridurre la minaccia a lungo termine per i non combattenti. Tuttavia la loro fornitura agli ucraini è un ulteriore segnale dell'escalation di un conflitto in un territorio, quello dell'Ucraina, che in questo momento è già il più minato al mondo.
In un'intervista alla BBC, la direttrice di Human Rights Watch, Mary Wareham, ha dichiarato che la decisione segna uno “sviluppo scioccante e devastante” per coloro che lavorano per sradicare le mie antiuomo.
Alla posizione di Mary Wareham ha fatto eco la Campagna internazionale per la messa al bando delle mie (Premio Nobel per la pace nel 1997), che ha condannato la decisione degli Stati Uniti “nei termini più forti possibili”. “Queste armi orribili e indiscriminate sono state vietate dal Trattato per la messa al bando delle mine del 1997, dato l'impatto devastante che hanno sulle vite e sui mezzi di sostentamento dei civili”, ha aggiunto Tamar Gabelnick, direttrice della campagna. Secondo il Trattato, “non ci sono circostanze in cui l'Ucraina, in quanto Stato parte, possa acquisirle, stoccarle o usarle”, ha aggiunto.
La campagna italiana contro le mie (che ha sempre avuto il sostengo di Famiglia Cristiana) denunciano il “tempismo terribile” di una “decisione devastante”. Giuseppe Schiavello direttore della Campagna Italiana Contro le Mine chiede “l'urgente impegno diplomatico anche italiano per scongiurare l'invio di queste ulteriori armi che procureranno sofferenze per decenni al popolo ucraino”.
Il Trattato di Ottawa che proibisce in tutto il mondo l'uso, lo stoccaggio, la produzione e la vendita delle mine antiuomo, stabilendo anche la distruzione di quelle inesplose, è entrato in vigore il 1° marzo del 1999 e finora vi hanno aderito 164 Paesi, ma non gli Stati Uniti e la Russia.
Nel mondo le mie sono disseminate in vari teatri di guerra. Oltre all'Ucraina, sono stati utilizzati in diversi Paesi, come l'Afghanistan, la Somalia, lo Yemen e Myanmar. Spesso le vittime delle mie esplose sono i bambini, che a volte scambiano le mie per dei giocattoli e non sono consapevoli del pericolo. “Subdoli ordigni”, così le mie sono state definite da papa Francesco lo scorso marzo in occasione del 25° anniversario dell'entrata in vigore della Convenzione sull'interdizione delle mine antipersona.
Nell'aprile di quest'anno l'esplosione una sola mina in Afghanistan ha ucciso nove bambini (5 maschi e 4 femmine) nella parte orientale del paese. Mentre nel Myanmar, secondo UNICEF, nel 2023 il numero delle vittime delle mie è triplicato rispetto al 2022.