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In lieve calo i rischi per la stabilità finanziaria dell'Italia Agenzia di stampa Italpress – Italpress


ROMA – Roma 31-05-2017. Assemblea annuale Banca d'Italia. Nella fotoPalazzo Koch. Sede Banca d'Italia (ROMA – 2017-05-31, Blow Up) ps la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – “Pur in presenza di forti tensioni geopolitiche a livello internazionale, i rischi per la stabilità finanziaria in Italia sono in lieve riduzione, anche per effetto del favorevole andamento dei mercati”. E' quanto si legge nel rapporto sulla Stabilità finanziaria della Banca d'Italia del 2024.
“Sebbene ancora fragile, il quadro macroeconomico si è stabilizzato, in un contesto caratterizzato da solidità del mercato del lavoro, consolidamento del processo di disinflazione e miglioramento del saldo delle partite correnti. Le previsioni più recenti prefigurano inoltre un rafforzamento della crescita nella seconda parte dell'anno. Il permanente rapporto tra debito pubblico e PIL su valori elevati rimane tuttavia un fattore di rischio, in particolare in caso di sviluppi dell'economia meno favorevoli di quanto atteso”, prosegue Bankitalia.
“Il quadro macroeconomico si è stabilizzato, in un contesto caratterizzato da solidità del mercato del lavoro, consolidamento del processo di crescita e miglioramento del saldo delle correnti politiche. La crescita è attesa in miglioramento nella seconda parte dell'anno – si legge nel rapporto -. Il permanente rapporto tra debito pubblico e PIL su valori elevati rimane tuttavia un fattore di rischio, in particolare in caso di sviluppi dell'economia meno favorevoli di quanto atteso”.
“Nel 2023 l'economia globale ha rallentato e le previsioni di crescita per l'anno in corso, sebbene le riviste leggermente al rialzo, prefigurano un'attività nel complesso ancora debole – sottolinea Bankitalia -. Dall'inizio del 2024 il calo della vendita si è fermato negli Stati Uniti, mentre è proseguito nell'area dell'euro e nel Regno Unito. Permangono rischi inflazionistici legati al possibile impatto dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente sui prezzi dell'energia”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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