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Bancarotta fraudolenta, Becker assolto: “Ha fatto il massimo per ripagare i debiti”


Boris ora può sperare di tornare a Wimbledon: “Mi manca il profumo delle ortensie”

Giornalista

1 maggio – 21:26 – MILANO

Il tre volte campione di Wimbledon Boris Becker, è stato assolto dopo sette anni dall'accusa di bancarotta fraudolenta: il campione tedesco era stato riconosciuto in bancarotta nel 207 e con oltre 42 milioni di debiti verso diversi creditori. Secondo il giudice Briggs, dell'Alta Corte: “Becker ha fatto tutto quanto nelle sue possibilità per rifondere i creditori e sarebbe crudele non riconoscere tutti i suoi sforzi”.

Becker, 56 anni, è stato costretto a lasciare la Gran Bretagna due anni fa dopo aver trascorso 8 mesi in carcere. Bum Bum aveva trasferito enormi quantità di denaro dal suo conto aziendale, non dichiarando una villa di proprietà in Germania e nascondendo circa 900mila euro di debiti e azioni di una società tecnologica. Il debito complessivo di Becker ammontava a circa 3 milioni di euro. Il campione aveva ammesso di aver provato imbarazzo e vergogna una volta dichiarato fallimento, ma che la sua vita era molto dispendiosa e soprattutto aveva dovuto sostenere spese molto onerose per il divorzio dalla prima moglie e per il mantenimento dei quattro figli.

MILANESE

Poche settimane fa Becker, che da oltre un anno si è trasferito a Milano con la compagnia Lilian, ha detto di avere grande nostalgia di Wimbledon e di voler fare il possibile per poter tornare a varcare i cancelli dell'Old England Club: “Sono il più grande fan di Wimbledon – dice Becker – lo conosco perfettamente sia da giocatore, che allenatore e commentatore Voglio annusare di nuovo il profumo delle ortensie”. Il mondo del tennis, poi, non lo ha mai messo da parte: “Non ci sono state domande sulla mia esperienza in carcere ed è stato davvero come se mi stessero aspettando – ha rivelato al Telegraph -. Conosco il vero Boris, mi conosci nella buona e nella cattiva sorte. Sono sempre stato uno di loro”.





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