Istruzione

I barbari della cultura, Boldrin contro gli intellettuali anti-scientifici: diffondono ignoranza e ostacolano il progresso intellettuale del paese – Orizzonte Scuola Notizie


L'economista Michele Boldrin, in un intervento sul proprio canale YouTube, ha espresso una forte critica nei confronti della scuola italiana e della cultura diffusa nel paese.

Il fulcro della sua analisi si concentra sulla persistente dicotomia tra “pensatore” e “tecnico”, un retaggio del pensiero gentiliano che, secondo Boldrin, impedisce la formazione di cittadini completi e consapevoli.

L'episodio scatenante: la polemica con un utente

L'episodio scatenante è stato un confronto con un giovane utente che sosteneva la necessità di scegliere tra diventare “pensatore” o “tecnico”, citando come esempio il filosofo Umberto Galimbertio. Boldrin, con il suo caratteristico stile diretto e provocatorio, ha smontato questa falsa dicotomia, sottolineando come la contrapposizione tra “lavoratore” e “cittadino” sia non solo illogica ma anche anticostituzionale, visto che l'articolo 1 della Costituzione italiana definisce la Repubblica come “fondata sul lavoro”. Boldrin contesta questa visione, sottolineando come la Costituzione italiana stessa si fondi sul lavoro, inteso come attività centrale e dignitosa dell'individuo. La contrapposizione tra lavoro intellettuale e lavoro manuale, secondo l'economista, è anacronistica e dannosa, soprattutto in un contesto storico in cui il lavoro intellettuale è sempre più diffuso e integrato con le competenze tecniche.

La scuola italiana: un sistema da riformare

Boldrin individua nella scuola italiana il principale responsabile della diffusione di questa dicotomia. Il sistema scolastico, ancora influenzato dal pensiero di Gentile, privilegierebbe una formazione umanistica astratta e retorica, a discapito delle competenze scientifiche e tecniche. Tale approccio, secondo l'economista, genera cittadini impreparati ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo, incapaci di accogliere i meccanismi che regolano la società e le tecnologie.

Conoscenza unitaria e interdisciplinarietà

Boldrin auspica una scuola che educhi a una conoscenza unitaria e interdisciplinare, in cui lo studio delle discipline umanistiche si integra con quello delle materie scientifiche e tecnologiche. Solo così, secondo l'economista, si potrà formare cittadini consapevoli, capacità di pensiero critico e di un approccio razionale ai problemi.

I “barbari” della cultura italiana

Boldrin non risparmia critiche neanche a quegli intellettuali e opinionisti che alimentano la dicotomia “pensatore-tecnico” e disprezzano la cultura scientifica. Li definisce “barbari”, colpevoli di diffondere ignoranza e di ostacolare il progresso intellettuale del paese.



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