L’Atalanta aggancia la Champions: Scamacca e Koopmeiners ribaltano la Salernitana
Tchaouna a segno nel primo tempo, nella ripresa Gasp cambia e arrivano i gol del sorpasso: Dea quinta, pari alla Roma ma con una gara in meno. E il 12 maggio c'è lo scontro diretto
Mai l'Atalanta avrebbe pensato che agganciare la Roma al quinto posto, con una partita in più da giocare e lo scontro diretto il 12 maggio a Bergamo, sarebbe stato così complicato. Ma una Salernitana già retrocessa, che gioca in uno stadio polemico e con molti meno tifosi dei 12.000 annunciati (tanti abbonati non ci sono) ha un sussulto di carattere e di orgoglio e la tiene in scacco per quasi un'ora, costruendo la sua resistenza su un gol dello scatenato Tcahaouna dopo 18'. A Gasp servono una scossa dai cambi a inizio ripresa e le firme dei suoi uomini gol migliori, Scamacca e Koopmeiners per continuare la sua corsa verso la Champions League e soprattutto non arrivare alla semifinale di ritorno di Europa League di giovedì, contro il Marsiglia, con il peso psicologico di un passo falso assolutamente non preventivabile.
le scelte di colantuono e gasp
—
Colantuono non ha grandi dubbi, perché già solo l'elenco degli assenti dice molto del momento della Salernitana: Ochoa, Boateng, Gyomber, Kastanos, Maggiore, Candreva e lo squalificato Pierozzi. Il tecnico non forza il rientro di Manolas, dunque ancora Pasalidis con Fazio e Pirola e per il resto l'unica “sorpresa” è il debutto dal 1' di Fiorillo in porta. In attacco ci sono Tchaouna e Vignato, che galleggiano anche da mezzala, alle spalle di Ikwuemesi. Gasperini pensa un turnover finalizzato soprattutto a non rischiare i diffidati (a parte Lookman e Hateboer), ma non stravolge la squadra. C'è ancora De Roon in difesa con Scalvini e Hien, sulle fasce Hateboer e Zappacosta ai lati di Ederson e Pasalic e il tridente vede Scamacca, e non Touré, inizialmente al centro dell'attacco, assieme a Miranchuk e Lookman.
salernitana avanti
—
La salita imprevista per l'Atalanta inizia dopo 18' di dominio, ma anche troppe imprecisioni nell'ultima giocata, che portano a soluzioni sempre complicate (un tiro alto di Lookman) o abortite al dunque, e soltanto una davvero velenosa, con appoggio di tacco di Scamacca per il sinistro di Miranchuk, che finisce fuori di poco. E come troppe volte succede alla Dea un errore collettivo, con successivo sbilanciamento, la porta a complicarsi la partita. Ederson e Lookman non si capiscono, il brasiliano perde palla che arriva a Vignato su cui copre male Hien, in anticipo imperfetto, e De Roon, che poi si trova a dover rincorrere in netto svantaggio Tchauona, che colpisce in diagonale. A quel punto il 3-4-2-1 liquido di Colantuono si abbassa ancora di più a cinque con il sacrificio di Sambia e Bradaric e Vignato contribuiscono alla densità in mezzo, più da mezzala che da trequartista. È un muro su cui l'Atalanta inizia a sbattere sempre più nervosa e frettolosa. Fiorillo trema solo per un tap in di Lookman fuori di poco, Carnesecchi, per evitare guai peggiori, deve deviare in corner un cross di Tchauona – ancora lui, sempre una furia in riaggressione – che assomiglia a un tiro. Il primo tempo si chiude con un solo tiro in porta, ed è quello del gol della Salernitana.
rimonta atalanta
—
La paura di rischiare di diventare terrore dopo 2' del secondo tempo, quando ancora Tchaouna mette alla prova la concentrazione di Carnesecchi, ma non serve tanto alla Dea per mettere a frutto i tre cambi scelti da Gasperini, che manda in campo Ruggeri, De Ketelaere e soprattutto Koopmeiners. E l'olandese, ora miglior marcatore dell'Atalanta, in 6' mette la firma sulla partita. Prima con un cross perfetto modello laser, che taglia tutta la difesa della Salernitana, trova la sponda di testa di Pasalic per il blitz di Scamacca, che brucia Pirola; poi con un meraviglioso sinistro da più di venti metri, che sorprende Fiorillo alla sua destra. La squadra di Gasp respira un po', ha almeno due chance pulite per non soffrire fino alla fine con Scamacca e un colpo di testa di Lookman respinto da Fiorillo, ma la squadra di Colantuono dimostra volontà e dignità fino alla fine e soprattutto conferma di avere in Tchaouna un gioiello davvero interessante: ancora il franco-ciadiano regala l'ultimo brivido, ma è troppo stanco per chiudere una ripartenza con un tiro nello specchio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA