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L’Inter torna implacabile e travolge il Frosinone (5-0). Lautaro in gol dopo oltre 2 mesi


I campioni d'Italia dimenticano il ko contro il Sassuolo e inguaiano nella corsa salvezza la formazione di Di Francesco. In rete anche Frattesi, Arnautovic, Buchanan e Thuram

dal nostro inviato Luca Taidelli

10 maggio 2024 (modifica alle 22:44) -FROSINONE

Altrimenti ci arrabbiamo, sembra dire l'Inter che dopo il ko con il Sassuolo e le conseguenti critiche ne rifila cinque al povero Frosinone che – già privo dello squalificato Barrenechea e poi dell'infortunato Mazzitelli – col passare dei minuti si deprime tra parate di Sommer , traversa di Cheddira e salvataggi sulla linea fino a farsi travolgere nel finale. A segno Frattesi, Arnautovic, Buchanan (primo gol in nerazzurro), Lautaro – che non segnava dal 28 febbraio – e il generosissimo Thuram.

PRIMO TEMPO

Senza Barrenechea, squalificato, Di Francesco recupera Mazzitelli che affianca Brescianini in mediana, con Soulè, Reinier e Cheddira a comporre il tridente offensivo. Inzaghi continua le rotazioni post scudetto e in attacco punta su Arnautovic e Thuram. Dietro ci sono Bisseck e Carlos Augusto al posto di Pavard e Bastoni, ma la notizia è la prima panchina di Mkhitaryan dopo 23 gare consecutive da titolare. Con Frattesi ci sono Asllani e Barella. Ci mette più garra il Frosinone perché è normale così, dovendo in seguire lo “scudetto salvezza”, mentre i nerazzurri dopo mesi a tutta sono fisiologicamente un po' scarichi. Più di due fiammate di Soulé però i gialli non producono. Di Fra a sorpresa tiene largo a sinistra Cheddira per prendere in velocità Bisseck, con Reinier falso nueve, ma l'ex Real è impalpabile e mancano i giusti rifornimenti del centrocampo. Così al primo vero affondo passa la capolista con Barella che al 19' ruba palla sulla trequarti, Dimarco bravo a verticalizzare per Thuram che pesca l'inserimento sul secondo pallo di Frattesi, che con una carambola ginocchio-petto stappa la partita. Lo stesso Barella subito dopo sbaglia un'uscita sanguinosa, ma viene graziato. Ci vuol invece un grande Sommer sul sinistro a giro di Brescianini, destinato al sette. Nel finale di tempo si accascia capitan Mazzitelli e Di Fra gioca la carta Gelli. La sfortuna ci vede bene e poco dopo Cheddira centra in pieno la traversa, a Sommer battuto.

SECONDO TEMPO

Si riparte con Cuadrado al posto di Darmian, ma l'ex Juve si presenta sballando un cross in curva mentre Reinier si impegna subito Sommer. Quello degli errori anche banali dei nerazzurri è il comune denominatore con la partita di Reggio Emilia. Squadra scarica che concede troppo e fatica a sviluppare il solito gioco che richiede concentrazione feroce e sincronismi perfetti. Anche Valeri va vicino al pareggio, su un altro svarione di Cuadrado. Ma se da una parte c'è jella a catinelle – tra parate di Sommer e salvataggio sulla linea di Carlos Augusto -, dall'altra ci sono i campioni che forse stimolati dalle critiche post Sassuolo mostrano un cinismo imbarazzante. In sequenza, Barella innesca Frattesi che pesca il taglio di Arnautovic per il 2-0, Buchanan – appena rilevato Dimarco – trova il primo guizzo nerazzurro e firma il 3-0 con un destro nell'angolino. E il poker lo centra Lautaro, che non segnava dal 28 febbraio e trova il mancino su errore di Zortea a fotografare una difesa avversaria ormai allo sbando. C'è spazio anche per Thuram che si invola nelle praterie e supera Cerofolini con uno scavetto per il 5-0 che è davvero troppo per il povero Frosinone.





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