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Sulle orme Red Bull: così a Imola la rossa tenta l’aggancio


Fiancate, fondo e cofano motore ridisegnati per migliorare la SF-24. Intanto a ottobre arriva l'ingegnere Serra

Luigi Perna e Paolo Filisetti

14 maggio – 13:14 – MILANO

Il suo nome è sulla bocca dei ferraristi da parecchi mesi. Mancava solo l'annuncio ufficiale per sancire il trasferimento di Loic Serra dalla Mercedes alla corte di Frederic Vasseur. La sorpresa è che l'ingegnere francese, atteso per il 2025, arriverà a Maranello già il primo ottobre quest'anno, dopo un periodo a Brackley in cui è rimasto defilato. Sarà il capo dello sviluppo del telaio, sotto il direttore tecnico Enrico Cardile, e coordinerà altre aree come “performance veicolo”, “aero Operations” e “ingegneria di pista”. È il primo, grande rinforzo portato da Vasseur, che ne ha negoziato l'uscita con l'amico-rivale Toto Wolff, il capo della Mercedes. Nel team d'argento, Serra aveva contribuito alla striscia di trionfi mondiali dal 2014 al 2020, dirigendo lo “sviluppo performance” legato a gomme, sospensioni e aerodinamica.

idee

La campagna acquisti della Ferrari ha visto Vasseur pescare tecnici anche in casa Red Bull, tentando a più riprese di strappare l'altro francese Pierre Waché al team di Milton Keynes, dove è direttore tecnico. Un obiettivo che ora è passato in secondo piano, perché il Cavallino punta al bersaglio grosso, ossia all'ingaggio di Adrian Newey dal primo aprile 2026 perché diventi il ​​“supervisore” tecnico della rossa che sarà guidato da Lewis Hamilton e Charles Leclerc. Il futuro, insomma, è dietro l'angolo. Prima, però, incombe la vigilia del GP dell'Emilia Romagna a Imola in cui la Ferrari è chiamata a ben figurare davanti ai propri tifosi. Per la gara di casa, che l'anno scorso fu cancellata a causa dell'alluvione, ci saranno importanti novità sulla SF-24. È infatti prevista l'introduzione di un pacchetto di sviluppi che cambierà radicalmente l'aspetto della vettura. In particolare le fidanzate sono state ridisegnate, adottando prese d'aria “rovesciate”, simili a quelle della Red Bull RB20. È inevitabile che la macchina dominatrice del campionato con Max Verstappen dettasse legge anche nei suoi concetti aerodinamici. In realtà, a Maranello lavorano su queste idee già da fine febbraio, quando si studiavano gli sviluppi in vista della stagione, perché Cardile ne era venuto a conoscenza grazie agli ingegneri passati dalla Red Bull alla Ferrari. Mentre, all'opposto, le ferite verticali ai lati delle fidanzate, che fungono da “bypass duct”, sono state adottate prima dalla Ferrari e poi dalla Red Bull. Per altro, anche questo elemento cambierà sulla nuova SF-24 per Imola, perché i condotti saranno inglobati nella carrozzeria senza sfogli d'aria esterni. Le altre modifiche riguarderanno il fondo della vettura, fondamentale sulle F.1 attuali a “effetto suolo” per incrementare il carico aerodinamico che tiene incollata la vettura all'asfalto, e il profilo posteriore della carrozzeria nella zona dello scarico. Quest'ultimo lavora in correlazione con il fondo stesso e con il profilo inferiore dell'ala posteriore.

progressi

La lunga gestazione di queste novità, che arrivano alla settimana gara del campionato, è voluta. La Ferrari ha provato vari pezzi evoluzione nei GP fin qui disputati, raccogliendo indicazioni da incrociare con i dati della galleria del vento e del simulatore, in modo da avere la ragionevole certezza che il pacchetto introdotto a Imola funzionerà, migliorando le prestazioni della SF-24 . La ricerca è mirata ad avere più trazione fuori dalle curve lente, maggiore aderenza in quelle veloci e un riscaldamento delle gomme più rapido nel giro di preparazione della qualifica, che ha visto Verstappen dominare quest'anno con sei pole di fila. Finora Leclerc e Carlos Sainz hanno mostrato soddisfazione per il comportamento della vettura, che si è dimostrata costante e piuttosto veloce sul passo gara, consentendo allo spagnolo di vincere in Australia nel giorno del ritiro di Super Max. Ora serve un ulteriore passo avanti per respingere la McLaren e cercare l'aggancio alla Red Bull. Da Imola il destino 2024 della rossa sarà più chiaro. © RIPRODUZIONE RISERVATA





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