Cannes 2024, la cerimonia di apertura. Ospite d’onore è Meryl Streep: “Grazie per non esservi stufati di me”
La settantasettesima edizione del festival di Cannes inaugurata con la divina Meryl Streepla madrina, l'attrice francese Camille Cottoncelebre all'estero per il suo ruolo nella serie Chiami il mio agente! e per il film con Matt Damon, Acqua naturale e un omaggio alla presidentessa Greta Gerwig sulle note di David Bowie da uno dei suoi primi film Francesca Ha.
Per attivare l'iscrizione alla newsletter I sognatoridedicato al cinema e alle serie tv, clicca qui
L'apertura è affidata alla commedia surreale di Quentin Dupieux Le deuxième act, riflessione sul cinema, sul confine tra realtà e finzione, sull'intelligenza artificiale con Léa Seydoux, Louis Garrell, Vincent Lindon.
Meryl Streep: “Torno qui dopo 35 anni, grazie ai registi e agli spettatori che non si sono stufati di me”
“Juliette Binoche, la belle Binoche – ha ringraziato Meryl Streep la collega francese – Non sai che gioia quando ho saputo che saresti stata tu a introdurmi: sono diventata folle a guardare la tua virìta artistica, la tua Coco Chanel e venerdì scorso vedevo Il gusto delle cose sono andata a letto piangendo tanto quando sei morta, sei una donna così generosa, sono stata rapita da come hai recitato in quel film”. Poi ricorda: “35 anni di assenza, sono grata di essere qui è un grande onore questo premio, unico nel mondo del cinema. Ci sono due persone con me che vorrei ricordare, il mio agente – Dix pour cent scherza rivolto a Camille Cottin – e il maestro parrucchiere che ha debuttato in un film di Ingmar Bergman ed è responsabile del look dei miei personaggi negli ultimi cinquant'anni”. Poi l'attrice conclude: “Quando venni a Cannes (per Un grido nella notte, ndr.), avevo 40 anni ed ero già mamma di tre figli, credevo che la mia carriera fosse finita, era una previsione possibile per l'epoca. Il motivo per cui sono qui è grazie ai cineasti con cui ho lavorato, tra cui la presidentessa Greta Gerwig, e poi a voi i cinefili, che non vi siete stufati di me. Mia madre aveva ragione su tutto, mi diceva 'vedrai Meryl tutto passa così in fretta' ed è stato così. Tutto passa in fretta tranne i miei discorsi che sono troppo lunghi”.
Standing ovation per Meryl Streep
Standing ovation lunghissima per Meryl Streep, 75 anni a giugno, che arriva un lungo abito bianco – elegantissima – allarga le braccia e scuote la testa e fa il gesto di andarsene, poi bacia e abbraccia Juliette Binoche venuta a consegnarle la Palma d'oro: “Ti adoriamo, sei un tesoro internazionale, hai cambiato il modo di guardare le donne al cinema”. Poi si mette a ballare…
L'omaggio a Greta Gerwig sulle note di David Bowie
“Cara Greta siete un onore per il festival, per cui abbiamo per te un piccolo regalo” ha detto Camille Cottin introducendo una clip dove si vede la corsa di Frances Ah tratta dal film di Noah Baumbach in cui Greta Gerwig era protagonista, immagini di cinema che si trasformano in un evento nel Palais con Amore moderno di David Bowie cantata tra le poltrone della sala grande, poi la cantante Zaho de Sagazan si toglie le scarpe e sale sul palco mentre la presidentessa commossa canta e balla sulla sedia.
Camille Cottin nel monologo brillante tra battute sul Metoo e poesia: “Il cinema è dialogo e stupore”
Camille Cottonmadrina della serata di inaugurazione apre il festival con un monologo che è intenso e brillante.
“Cari amici è un onore e una gioia immensa accogliervi in questo palazzo mitico. Stato per entrare in un mondo parallelo dove spazio e tempo, ma anche la salute, stanno diventando concetti fluidi, dove il giorno e la notte si confondono. Vi ricordiamo però che gli appuntamenti di notte nelle stanze dei produttori non fanno più parte del costume della legge di cannes dopo l'arrivo del metoo. Il nostro è un mondo particolare dove alcune pettinature ci mettono più che il tempo di realizzazione di un cortometraggio, vediamo film tutto il giorno e se ne discute tutta la notte, nessuno parla la stessa lingua ma tutti si capiscono”. Cita Agnes Varda e parla di cinema come “un mondo di dialogo, cultura, stupore, ora che il mondo ci inquieta, che fratture profonde dividono i paesi, che la terra brucia, ogni anno veniamo a fare una foto della nostra umanità”.
Léa Seydoux in argento con l'equipe del film di inaugurazione
Con l'arrivo del cast del film d'inaugurazione, la commedia surreale Le deuxième act di Quentin Dupieux si conclude il tappeto rosso della serata inaugurale della settantesima edizione del festival di Cannes. Léa Seydoux in abito argento con i suoi colleghi da Louis Garrel a Vincent Lindon.
Favino e gli altri membri della giuria, con la presidentessa Greta Gerwig
La giuria al completo ha fatto la Montée de marche ballando sulle scale. Insieme a Pierfrancesco Favino ci sono la presidentessa Greta Gerwigdietro il fenomeno mondiale di Barbieil nostro Pierfrancesco Favino, la sceneggiatrice e fotografa turca Ebru Ceylanl'attrice americana Giglio Gladstone che lo scorso anno qui a Cannes iniziava il viaggio con il film di Martin Scorsese che l'avrebbe portata alla notte degli Oscar, l'attrice francese Eva Verdeil regista libanese Nadine Labaki (Caramello)il regista e produttore spagnolo Juan Antonio Bayonail regsta giapponese Palma d'oro Kore-eda Hirokazu e l'attore e produttore Omar Sy (Lupino).
Il primo sul tappeto rosso è il cane di Anatomia di una caduta
Il festival di Cannes riparte dove si è chiuso lo scorso anno. Il primo a fare la Montée de Marche è stato il cane Messi, protagonista del film Palma d'oro lo scorso anno della regista francese Justine Triet, Anatomia di una caduta.