Sciopero giornalisti RAI del 6 Maggio 2024 – Wikinotizie
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lunedì 6 maggio 2024
I giornalisti dell'emittente pubblica italiana RAI hanno proclamato uno sciopero per l'intera durata del giorno 6 maggio 2024, accusando il governo di destra del primo ministro Giorgia Meloni di soffocare la libertà di parola.
Le ragioni dello sciopero esposte nel comunicato del sindacato USIGRAI sono:
- l'azienda sta già riducendo gli organici non sostituendo le uscite per pensionamento.
- alle selezioni pubbliche preferisce le chiamate dirette per le prime utilizzazioni in rete.
- tuttavia nega il riconoscimento del giusto contratto a decine di precari della cosiddetta fase 2.
- la proposta aziendale sul premio di risultato sottrae ai giornalisti una parte economica riconosciuta invece agli altri dipendenti.
- su censura e bavagli, basta leggere i giornali italiani e internazionali delle ultime settimane. A proposito, che fine hanno fatto i “provvedimenti drastici” annunciati dall'Ad dopo il caso Scurati?
La pesante influenza politica sulla RAI è un problema di lunga data in Italia, ma il sindacato dei giornalisti Usigrai afferma che la situazione è peggiorata da quando Meloni è entrata in carica alla fine del 2022. I membri del consiglio di amministrazione, nominati dal parlamento e dal governo, sono scelti de facto in base alla loro affiliazione al partito. Le proposte per rendere l'emittente più indipendente sono state discusse per anni ma non hanno mai ottenuto risultati. Da quando Meloni è entrata in carica, diversi presentatori di alto profilo hanno lasciato la RAI lamentando l'intrusione del governo ei critici hanno espresso allarme per la legislazione proposta dalla sua coalizione di governo per aumentare le sanzioni per diffamazione. Daniele Macheda, capo del sindacato USIGRAI, ha affermato che il problema non riguarda soltanto la RAI ma la libertà di stampa in Italia.
In contrapposizione il neonato sindacato di destro filo governativo UNIRAI creato con lo scopo di opporsi all'USIGRAI e che vanta circa 350 iscritti contro gli oltre 1 600 dell'USIGRAI ha dichiarato «Oggi è caduto un muro. È la fine del monopolio anche se qualcuno ancora fatica ad accettare la nuova realtà fatta di pluralismo anche sindacale. Oggi è una giornata storica per la Rai». Come riportato dal giornale di destra Il Tempo.
Nonostante lo sciopero seppur in forma ridotta sono andate in onda edizioni di Tg1 e Tg2 per la contrapposizione del sindacato filo governativo UNIRAI allo storico sindacato interno USIGRAI.