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Great Escape Festival, la grande fuga delle band che boicottano lo sponsor pro Israele: al comando ci sono i Massive Attack


Più di 100 artisti hanno rinunciato a partecipare al Great Escape Festival di quest'anno in solidarietà con la Palestina e alcuni gruppi come i I Massive Attack si sono espressi a sostegno del boicottaggio. L'edizione 2024 dell'evento, una vetrina per artisti nuovi ed emergenti, si svolgerà in ogni caso in vari locali musicali di Brighton da domani, 15 maggio, fino a sabato prossimo 18 maggio.

The Great Escape è sponsorizzato da Barclays, che è stata fonte di polemiche durante il conflitto in corso a Gaza a causa degli investimenti finanziari della banca in società che forniscono armi a Israele. La questione è stata evidenziata per la prima volta in una petizione lanciata dal promotore How To Catch A Pig e dalla band The Menstrual Crampse da allora è stata firmata da musicisti come Ginocchiera, Lambrini Girls, Alfie Templeman, Lip Critic, Wunderhorse e Maria nella discarica.

Il mese scorso, Cherym si è ritirato da The Great Escape a causa del legame del festival con Barclays, prima che le etichette discografiche Alcopop e Big Scary Monsters si unissero al boicottaggio e si ritirassero dall'evento.

Dozzine di altri artisti hanno presto seguito l'esempio, con oltre la metà della line-up che ha chiesto a The Great Escape di abbandonare il suo accordo di sponsorizzazione con Barclays. Parlando della loro decisione di non partecipare al festival, le Lambrini Girls hanno dichiarato: “Quest'anno non parteciperemo al festival The Great Escape. Si tratta di un approccio mirato di boicottaggio culturale, considerando la sponsorizzazione di Barclays”.

Al momento un quarto della line-up ha deciso per il ritiro dal Festivalaccusato di “finanziare il genocidio” fornendo servizi finanziari alle aziende che forniscono tecnologia militare e armi alle Forze di Difesa Israeliane (IDF). Tra questi anche artisti vengono Alfie Templeman, Delilah Bon e Attacco massiccioche hanno sottolineato le loro preoccupazioni etiche e hanno dichiarato la loro solidarietà con il movimento BDS e con la causa palestinese, rifiutandosi di sostenere eventi sponsorizzati da corporation come Barclays.

Nonostante le pressioni, The Great Escape non ha risposto alle richieste di porre fine alla sua partnership con Barclays. Il sindacato dei musicisti ha emesso una dichiarazione a sostegno del boicottaggio, sottolineando il ruolo dei musicisti freelance nel richiamare l'attenzione su pratiche discutibili. Nel frattempo, Nick Cave ha consigliato a un artista di non ritirarsi dal festival, ricordando la sua stessa decisione controversa di esibirsi a Tel Aviv nonostante le pressioni. Lo ha fatto rispondendo via social con queste parole: “Suona, Con affetto Nick”.

Il boicottaggio del Great Escaper ricorda azioni simili al Festival SXSWdove gli artisti si sono rifiutati di esibirsi a causa dei legami dell'evento con l'esercito degli Stati Uniti e con aziende di armi coinvolte commercialmente con il conflitto Israele-Gaza. SXSW ha difeso il suo patrocinio, affermando il suo impegno per punti di vista diversi e l'importanza di capire l'impatto delle tecnologie emergenti dall'industria della difesa.



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