Cinema

I tradimenti (Oh, Canada), la recensione | Cannes 77


La recensione di I tradimenti (Oh, Canada), il film di Paul Schrader con Richard Gere e Jacob Elordi in concorso al festival di Cannes

Un conto è raccontare una vita, un altro è raccontarla in flashback, con le immagini e quindi contaminandola di finzione, un altro ancora è farla raccontare al protagonista guardando nella fotocamera. I tradimenti contiene tutti e tre questi tipi di narrazione e molto di più. È volutamente inaffidabile, mescola ricordi con sogni, così che non sia mai chiaro (e del resto non importa) quanto questo racconto della vita del protagonista lui lo faccia con buona memoria, quanto menta, quanto si confonda con i sogni (in un momento stupendo i accorgiamo che un flashback è scivolato nel sogno e scopriamo che il protagonista, parlando si è addormentato). Solo una cosa conta: che per la prima volta in tutta la sua vita quest'uomo sta dicendo queste verità, e che lo fa perché per un documentario su di lui gli viene chiesto di parlare davanti a un obiettivo.



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