Guerra in Israele, le notizie di oggi. Sullivan evoca con Netanyahu possibile accordo con Riad
All'indomani dell'ultimatum del ministro del Gabinetto di guerra Gantz, che però precisa 'l'8 giugno non è data fissa, prosegue il pressing degli Usa su Netanyahu. Il Consigliere della sicurezza nazionale Sullivan a Gerusalemme vede il premier israeliano. Sul tavolo la guerra a Gaza e l'operazione a Rafah. Biden rilancia: “Chiedo una tregua immediata e la liberazione degli ostaggi”. Il presidente americano conferma il suo impegno per un ritmo durevole in Medio Oriente.
Sullivan a Tel Aviv incontra Gallant e Ganzt
Il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, ha incontrato oggi il ministro della Difesa israeliano Yoav Galante e il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa del paese, Herzi Halevi a Tel Aviv. Tra gli altri colloqui avuti anche quelli con Benny Gantz e il collega del partito di unità nazionale Gadi Eisenkot. Non sono stati rilasciati dettagli immediati sulle loro conversazioni. Durante la sua visita di due giorni nel paese, Sullivan ha incontrato tutta la leadership israeliana. A riferirne è il Times of Israel.
La polizia di Israele ha disperso una protesta anti-governo:10 arresti
Scontri tra polizia e dimostranti anti governo si sono registrati questa mattina vicino lo svincolo di Shaar Hagai, sulla strada principale tra Gerusalemme e Tel Aviv. La protesta dell'organizzazione Fratelli in armi ha cercato di bloccare la strada ma la polizia lo ha impedito. Il gruppo – che ha denunciato il fermo di 10 manifestanti – vuole le dimissioni del governo e l'indizione di nuove elezioni, motivando la richiesta con il fallimento delle trattative per portare a casa gli ostaggi israeliani prigionieri di Hamas nella Striscia.
Israele: “Colpite alcune postazioni di Hezbollah nel Libano sud”
Durante la notte l'esercito israeliano ha colpito le postazioni militari degli Hezbollah nel sud del Libano. Lo ha detto il portavoce militare, indicando le zone di Blida, Jibbain e Odaisseh e anche di Chihine.
Israele: “Uccisi due terroristi operativi di Hamas nel raid a Nuseirat
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso in raid sulla Strscia due operativi delle Brigate Qassam, ala militare di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui il primo è “Zaher Huli (anche conosciuto come Abu Hamed) con cariche nell'ala militare di Hamas e nella polizia di Hamas nei Campi profughi” della parte centrale della Striscia. “Zaher – ha spiegato il portavoce – ha sfruttato la sua posizione per favorire collegamenti con altri terroristi di Hamas e promuovere attacchi terroristici contro il fronte interno israeliano”. Il secondo operativo è Rami Khalil Faki che ha avuto incarichi nell'ala militare di Hamas e nella polizia nell'area di Nuseirat. Faki ha comandato terroristi armati che hanno attaccato soldati israeliani”. Insieme a quest'ultimo – ha aggiunto il portavoce – sono stati uccisi “il suo vice e altri 4 terroristi operativi di Hamas”.
Il ministro degli Esteri turco: “Israele ha superato tutte le linee rosse della coscienza umana”
“Israele ha superato tutte le linee rosse della coscienza umana, cercando una vittoria totale Israele sta portando l'intera regione verso la distruzione”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo pachistano Ishaq Dar a Islamabad, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. “Abbiamo sempre detto che Israele non sarebbe in grado di continuare la guerra se non avesse sostegno politico o militare. Condanniamo coloro che partecipano a questo crimine mentre danno ad altri lezioni di democrazia e diritti umani”, ha aggiunto Fidan, lanciando un appello internazionale per il riconoscimento della Palestina “nel nome della Giustizia e del Diritto” e chiedendo un cessate il fuoco immediato a Gaza e l'invio di aiuti umanitari nella regione.
Il Qatar: “Non c'è volontà politica di raggiungere un cessate il fuoco a Gaza”
“Non c'è volontà politica per raggiungere un accordo di cessare il fuoco a Gaza mentre le operazioni militari continuano sul terreno”, ha affermato il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed Al-Khulaifi.
Sullivan ha ribadito a Netanyahu la posizione su Rafah
Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, ha discusso col primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu “anche della guerra a Gaza e della necessità di ridurre al minimo le vittime civili”. Sullivan, informa una nota della Casa Bianca, “ha riaffermato la necessità che Israele colleghi le sue operazioni militari a una strategia politica che possa garantire la durata della sconfitta di Hamas, il rilascio di tutti gli ostaggi e un futuro migliore per Gaza”. In sostanza ha ribadito la posizione di Joe Biden e della sua amministrazione su Rafah.
Sullivan evoca con Netanyahu possibile accordo con Riad
Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, ha avuto “incontri costruttivi” con il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, e ha informato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il suo team dei suoi incontri in Arabia Saudita e del “potenziale che potrebbe essere ora disponibile per Israele, così come per il popolo palestinese”. Lo riferisce una nota della Casa Bianca, che sembra alludere ad un accordo di normalizzazione tra Israele e Riad.