Terremoto ai Campi Flegrei, paura anche a Napoli. L’Ingv: “Oggi misure e campionamenti nella caldera”
Paura e rabbia ai Campi Flegrei dopo la scossa di 4,4 gradi di magnitudo e lo sciame sismico che ha fatto registrare in poche ore 150 eventi. Panico nella notte, con auto in fuga e cittadini accampati nelle piazze e nell'area Nato. Sgomberate 35 famiglie a Pozzuoli, dove sono stati registrati danni in alcuni edifici ma non ci sono stati feriti. Chiuse per precauzione le scuole in due municipalità di Napoli, oggi proseguono verifiche nelle scuole e sulle linee ferroviarie.
Inviate 400 brandine ai Campi Flegrei
Il Centro coordinamento soccorsi insediato presso la prefettura di Napoli dopo le scosse di terremoto ai Campi Flegrei ha disposto l'invio di 400 brandine nei comuni di Bacoli e Pozzuoli. Le brandine, nella disponibilità del Dipartimento dei vigili del fuoco, con sede a Capua, sono state richieste dalla Protezione civile della Regione Campania. La misura ha carattere essenzialmente cautelare, per fare in modo che le brandine siano subito a disposizione della popolazione locale in caso di necessità.
Il sindaco Manfredi: “Gestire l'emergenza, si può arrivare a 5 gradi”
“Siamo operativi, in collegamento costante con prefettura, protezione civile nazionale, osservatorio vesuviano – spiega il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – Le squadre del Comune ei vigili del fuoco hanno eseguito verifiche fino a notte inoltrata, per prudenza abbiamo chiuso le scuole di due municipalità in modo da poter accertare l'eventuale presenza di danni. Comprendiamo la paura determinata anche dallo stress accumulato per un fenomeno che continua nel tempo, ma dobbiamo cercare di gestire l'emergenza mantenendo la massima normalità e superare questo momento critico che purtroppo continuerà”.
Il primo cittadino illustra le azioni in campo, come la valutazione della debolezza dell'edilizia privata e pubblica: “Non si evidenziano criticità”. Si rafforzano le strutture della protezione civile di Bacoli, Napoli e Pozzuoli, massima attenzione al piano di emergenza e proseguiranno le esercitazioni. “Comprendo i cittadini che scendono in strada, dobbiamo lavorare insieme per mantenere una situazione di normalità senza mettere a rischio la vita di nessuno, convivere con il fenomeno minimizzando i rischi e dove non ci sono rischi concreti ridurre gli effetti psiscologici e panico. Stiamo facendo a tal scopo un lavoro di divulgazione e incontro con i cittadini per confrontarci su dubbi e preoccupazioni. Le scosse rientrano nel trend che ci aspettavamo, teoricamente si potrebbe arrivare a un 5 di magnitudo, questo tema è stato molto studiato.
Riunione in prefettura a Napoli
Alle 9.30 si terrà una riunione nella prefettura di Napoli per fare un punto sul bradisismo e sulle azioni da mettere in campo per fronteggiare l'emergenza. Al tavolo, il prefetto Nicola Di Bari, la protezione civile, i sindaci dell'area flegrea e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, le forze dell'ordine.