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Olio, crescita record per Coricelli: giro d’affari a quota 331 milioni di euro



Un 2023 di forte crescita per l'azienda olearia umbra Pietro Coricelli. Il giro d'affari è stato raggiunto il risultato record di 331 milioni di euro in crescita del 37% rispetto allo scorso anno. Ma non è tutta vendita quella che luccica. Certo le quotazioni record raggiunte nei mesi scorsi dall'olio d'oliva hanno spinto all'insù i conti dell'azienda ma non si è trattato solo di congiuntura. Infatti la Pietro Coricelli in controtendenza con un trend di consumi in calo ha visto aumentare anche i propri volumi di vendita che hanno raggiunto quota 60,6 milioni di litri (+7% rispetto ai 56,6 milioni dell'anno precedente.

E che i risultati del 2023 non siano un fuoco di paglia è confermato anche dal fatto che la crescita boom degli ultimi 12 mesi è il punto più alto di un periodo di crescita costante. Dal 2018 a oggi infatti il ​​giro d'affari dell'azienda umbra è triplicato passando da 116 milioni ai 331 di oggi.

La rendicontazione delle prestazioni finanziarie insieme alle informazioni in ambito Ambiente, Sociale e Governance (Esg) sono raccontate nel Rapporto Integrato 2023 che rappresenta un'evoluzione rispetto all'edizione precedente poiché integra anche il Bilancio di Esercizio.

La crescita aziendale si riflette anche sul mercato nazionale: Coricelli cresce a volume del 10,3% (Fonte Report Nielsen IQ chiusura 2023) in un settore, quello oleario, in calo (-9,5 % rispetto all'anno precedente), mentre la quota di mercato nel segmento Iper e Super raggiunge l'11,2% (2,3 punti percentuali in più rispetto al 2022). Risultati che permettono a Coricelli di generare nuova ricchezza nel territorio con un valore economico distribuito che segna +37% rispetto all'anno precedente.

«Il 2023 – ha spiegato Chiara Coricelli, presidente e amministratore delegato dell'azienda fondata nel 1939 a Spoleto e che insieme ai tre fratelli rappresenta la terza generazione della famiglia – è stato un altro anno di sfide e cambiamenti nel panorama mondiale ma questo non ci ha rallentati. E la crescita sta proseguendo anche nel primo trimestre 2024».



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