News

‘Più Giusti più, liberi’, Monsignor Delpini a Palazzo di Giustizia a Milano



«È necessario dimostrare che l'opera onesta è più solida e più redditizia dell'opera disonesta. È necessario dimostrare che la cura per il bene comune favorisce e arricchisce i cittadini, più che l'ossessione per il proprio interesse privato. Una rivoluzione morale è necessaria perché ci sia una cura della legalità».

Cade attualissima, giovedì 23 maggio alle 15 a Palazzo di Giustizia di Milano, nella sede della Biblioteca intitolata a Giorgio Ambrosoli, la presentazione del libro Più giusti, più liberi (ITL/In dialogo) dell'arcivescovo di Milano Mario Delpini: non solo perché il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, è la giornata della legalità, ma soprattutto perché sul tema della rispetto delle regole nella gestione della cosa pubblica la cronaca di questi giorni interroga il Paese da Bari, a Genova, a Milano , mentre si moltiplicano le indagini su tangenti, opacità negli appalti, turbative d'asta, voti di scambio.

Nel volume, che racchiude i discorsi tenuti tra il 2018 e il 2023, sul tema delle regole e comportamenti nei mondi dell'economia, della società, della giustizia, della politica, L'Arcivescovo denuncia derivati; sollecitare impegni personali e collettivi; smuove i cristiani ad assumersi responsabilità per il futuro della polis, sollecitando una «Rivoluzione morale», nell'ottica del bene comune.

Alla presentazione, saranno presenti le figure istituzionali più rappresentative della giustizia milanese: il Presidente Ordine degli avvocati di Milano Antonino La Lumiadel Presidente Corte d'Appello di Milano, Giuseppe Ondei, il Moderatore Curiae e Vicario episcopale per gli Affari Generali, Carlo Azzimonti. Nella tavola rotonda, coordinata da Maria Teresa Antognazza, responsabile di ITL libri, intervengono Fabio Roiapresidente del Tribunale di Milano; Maria Carla Gattopresidente del Tribunale per i minorenni di Milano; Umberto Ambrosoliavvocato e Presidente Fondazione BPM, figlio dell'avvocato Giorgio assassinato, nel 1979, da un sicario ingaggiato dal banchiere Michele Sindona, sulle cui attività Ambrosoli stava indagando, come commissario liquidatore della Banca Privata Italiana.

La presentazione, ingresso libero fino a esaurimento posto, è rivolta a tutti i cittadini e in particolare ad avvocati, giuristi e studenti.





Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *