Bearman dopo la prova dei ‘paraspruzzi’ sulle monoposto: “Non risolvono il problema”
Il giovane pilota della Ferrari e gli Sprayguard, i copriruota provati a Fiorano con pista bagnata per valutare il miglioramento della visibilità in caso di pioggia. “C'è un miglioramento, ma non basta: l'elevato carico del fondo spara in aria ancora troppa acqua”
Le immagini della Ferrari F1-75 in pista a Fiorano con degli strani e decisamente inediti copriruota hanno fatto il giro del mondo. Si trattava soltanto di un test preliminare dei cosiddetti Sprayguard, i nuovi paraspruzzi che la Federazione Internazionale vuole sperimentare per capire se ci sono delle strade percorribili per migliorare la visibilità in condizioni di pista bagnata: le Pirelli completamente bagnatole gomme tassellate con le scritte in blu sulla spalla, sono infatti estremamente efficaci nell'evitare l'aquaplaningma per contro sparano troppa acqua in aria rendendo quasi impossibile correre in condizioni di sicurezza quando piove con una certa intensità. Per questo la Fia lavora da mesi una soluzione alternativa passando dal prototipo delle ruote carenate, che nelle intenzioni dei progettisti dovrebbero ridurre lo spray di acqua nebulizzata e migliorare la visibilità (e quindi la sicurezza), pur non entusiasmando sul piano estetico.
GLI SPRAYGUARD FUNZIONANO?
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Ma i paraspruzzi sperimentati dalla Ferrari a Fiorano, e che comunque sarebbero montati sulle monoposto soltanto in caso di pista bagnata, alla fine funzionano per davvero? I primi test per il momento non sembrano aver dato le risposte che i tecnici della Federazione si sarebbero aspettati. A commentare l'esito dell'esperimento è stato infatti Oliver Bearmannil giovane pilota dell'Academy Ferrari – al debutto in F1 con la rossa nel weekend di Gedda in cui ha tutti sorpresi in sostituzione dell'infortunato Carlos Sainz – che ha guidato l'SF-24 “normale” alle spalle ea distanza ravvicinata del compagno Arthur Leclerc, al volante invece della F1-75 (la monoposto della stagione 2022) su cui erano stati installati gli Sprayguard. Con risultati, appunto, non troppo incoraggianti.
PARLA BEARMAN
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“Ero alle spalle di Arthur Leclerc con i copriruota – ha spiegato ad Sport automobilistico il giovane pilota inglese, attualmente impegnato in Formula 2 con il team Prema Racing – ma per ora non posso dire granché al riguardo. Penso che tutti abbiano visto le immagini, (lo spray, ndr) era abbastanza simile. Quindi penso che la Fia debba tornare al tavolo da disegno perché c'è ancora bisogno di intervenire. Abbiamo provato alcune diverse attività con vari livelli di apertura dei paraspruzzi, perché coprendo le ruote completamente poi ci sono problemi con la temperatura delle gomme. Abbiamo bagnato solo i rettilinei per capire se era possibile seguirsi da vicino ad alta velocità, ma comunque credo che il problema maggiore derivi dal fatto che queste macchine generano tanto carico aerodinamico dal fondo. L'aria si energizza in quella zona e ovviamente lo spray dell'acqua segue i flussi d'aria, è per questo che sul piano della visibilità la situazione è rimasta complicata. Di sicuro un leggero miglioramento si nota, il lavoro ha dato qualche risultato. Ma il problema non è stato risolto”.
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