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«Papà, chi sono gli immigrati?»



Abbiamo due figlie di 5 e 8 anni. La più piccola l'altro giorno mi ha chiesto chi sono i migranti, una domanda che mi ha stupito visto che alcuni suoi compagni sono arrivati ​​in Italia di recente, dal Marocco, dall'Ucraina e dal Perù, e altri hanno genitori che non sono nati qui.

Da un lato mi fa piacere che per lei siano amici come altri, ma nello stesso tempo vorrei approfittare di queste domande per spiegarle alcune realtà, senza appesantire il discorso e toccare la sua serenità.

GIORGIO

Risposta di Renata Maderna

–Caro Giorgio, come dici tu l'importante è scegliere il linguaggio e le immagini adatte alla sua sensibilità. Per fortuna ci aiutano sempre di più gli autori che sanno intercettare le domande dei bambini e interpretarle con delicatezza e attenzione.

Ti vorrei mostrare l'albo illustrato di Marcelo Simonetti e Maria Girón che seguono la giornata di due fratellini a cui è stato preannunciato un arrivo speciale e un po' misterioso in classe. Ma i migranti (Kalandraka) altro non sono che due bambini «costretti a fare un viaggio lunghissimo per arrivare lì». Dovresti condividere con la tua bambina anche due grandi cartonenati della Usborne, Il libro dei perché.

Rifugiati e accoglienza e Il libro dei perché. Il razzismo, che riescono a far emergere i volti di tanti uomini, donne e bambini con disegni simpatici e oltre 60 linguette da sollevare per conoscerne la realtà e le peripezie.

Credo che sarebbe molto bello ricordare alle tue figlie, coinvolgendo anche la maggiore, le storie degli emigranti italiani che Luigi Dal Cin racconta in un libro speciale intitolato Sulla porta del mondo (Terre di mezzo – Fondazione Migrantes): dalla valdostana Ernestine impegnata a New York a tutelare gli altri arrivati ​​dopo di lei ai bimbi spazzacamino piemontesi, che attraversavano le Alpi per trovare lavoro.





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