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Oggi “Diamond Dogs” di David Bowie compie 50 anni


“Diamond Dogs” è stato uno dei dischi più belli e controversi mai prodotti da David Bowie. Inizialmente pensato come un concept su uno dei romanzi più amati da Davide“1984” di George Orwellfu poi realizzato come una sorta di incubo sonoro a metà strada tra “Freaks” di Doratura e “Nova Express” di Burroughs. Ambientato in una città immaginaria, “Hunger City”, completamente in rovina e con grattacieli spogli alle cui sommità alcuni umanoidi, i cani diamante guidati da “Halloween Jack”, un tipo tosto che vive sui tetti di Manhattan Chase, tengono sotto scacco la città . Gli esseri umani sono incapaci di agire e sono alla ricerca disperata di sesso promiscuo e droghe facili, per annientare la volontà ed anelare ad una sorta di orgasmo artificiale, proprio come i personaggi che popolano i romanzi di Burroughs. Ecco Bowie infatti utilizza per la prima volta la tecnica del cut-up cara allo scrittore americano per colorare testi pieni di angoscia, sofferenza e alienazione.

La canzone che apre il disco, “Future Legend” descrive alla perfezione lo scenario apocalittico in cui è ambientato il disco, con quel synth lugubre introdotto da un ululato che sembra un guaìto di sofferenza e la voce salmodiante di Bowie che ci presenta la desolazione e la miseria del mondo.
Questo non è Rock'n'Roll! Questo è Genocidio! Urla Davide allargando la prospettiva di suicidio rock “'n' roll inaugurata da Ziggy Polvere di Stelle ed estendendola a tutta l'umanità, mentre un poderoso riff garage alla Pietre ci porta alla “'title track' ed all'epopea di “Halloween Jack” e dei cani diamante.

E' un disco difficile, che rispecchia lo stile di vita di David Bowie dell'epoca, sempre più risucchiato dal vortice della cocaina ed intrappolato dai fantasmi della celebrità . L'incedere marziale di basso, batteria e sax di “Sweet Thing”, la furia rock di “Candidate” e la ripresa rassegnata del tema iniziale di “Sweet Thing” con “Sweet Thing (reprise)” possono essere considerati il ​​vertice del disco e rende alla perfezione l'alienazione drogata di David Bowie. Musicalmente “Diamond Dogs” è un ibrido tra la decadenza hard rock di “The Man Who Sold the World”, i feticci glam di “Ziggy Stardust”, il garage rock degli Pietre e il “'Philly Sound', ovvero la musica soul che si tramuta in disco.

Se “Rebel Rebel”, con quel suo riff essenziale e caracollante può essere quasi una continuazione di “Brown Sugar” di Jagger e soci, 1984 tradisce una parentela stretta con il tema di “Shaft” di Isaac Hayes. “Rock n' Roll With Me” è invece una canzone romantica alla Bill Withers con la quale Bowie cerca una via d'uscita, la necessità di una vita stabile alla riscoperta delle sue radici, recise dal troppo girovagare.
Ma è troppo tardi: l'incubo di “We Are the Dead”, la frase disperata che Winston e Giulia pronunciano un attimo prima che la psico ““ polizia li catturi, non lascia speranze: il lugubre tappeto di synth e la chitarra fuzz suonata dallo stesso Davide, suonano come un rintocco a morto delle campane. L'epitaffio prog di moog e mellotron di “Big Brother” chiude il disco con la coda strumentale di “Chant of the Ever Circling Skeletal Familiy” dove l'urlo Fratello viene spezzato in fratello, fratello, fratello”… con un effetto di disco che salta, chiaro omaggio al “Sgt. Pepe” dei scarafaggi.

Davide precipiterà sempre più giù, per poi risorgere come un'araba fenice che vola nei cieli plumbei di una Berlino Est al suono dei Kraftwerk dei Potere e dei Nuovo!
Ma questa è un'altra storia.

David Bowie – “Cani Di Diamante”
Etichetta: RCA
Pubblicazione: 24 maggio 1974
Durata: 38:25
Produttore: David Bowie

Elenco tracce:
1. Leggenda futura
2. Cani diamante
3. Cosa dolce
4. Candidato
5. Dolce cosa (ripresa)
6. Ribelle ribelle
7. Rock'n'Roll con me
8. Noi siamo i morti
9.1984
10. Grande Fratello
11. Canto della Famiglia Scheletrica Sempre in Cerchio



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