Sport

Caleb Carr è morto, addio allo scrittore de “L’alienista”


Il suo libro più noto resta L'alienistathriller d'epoca sulla caccia a un serial killer nella Manhattan del XIX secolo, bestseller internazionale tradotto in oltre 24 paesi, vincitore di numerosi premi diventato anche una serie tv Netflix. È morto lo scrittore e storico americano Caleb Carr: aveva 68 anni ed era malato di tumore, come ha raccontato al New York Times il fratello Ethan Carr.

Autore di storie oscure, nato a New York City nel 1955, Carr aveva 39 anni quando pubblicò L'alienista (uscito in Italia per Mondadori nel 1994 e poi per Newton Compton nel 2017), un'affascinante storia poliziesca su uno psichiatria infantile, Laszlo Kreizler – o alienista, come venivano chiamati coloro che studiavano la mente nel 1890 – che indaga sugli omicidi di giovani travestiti i cui cadaveri vengono mutilati, utilizzando la psichiatria forense, un metodo poco ortodosso per l'epoca. Lo stesso personaggio di Kreizler si ritrova poi nel sequel L'angelo delle tenebre (Mondadori, 1998).

Carr aveva inizialmente presentato il libro come saggistica grazie alle ricerche esaustive che aveva fatto sul periodo narrato, ripercorrendo gli orrori oscuri della vita degli adolescenti di Manhattan e raccontando le bande sadiche e gli squallidi bordelli che vendevano bambini, così come i lussureggianti centri di potere della città. E ha popolato il suo romanzo con personaggi storici Venire Theodore Roosevelt, che fu commissario di polizia di New York prima dei suoi anni alla Casa Bianca.

Prima del successo come romanziere, Carr aveva scritto di questioni militari, contribuendo con articoli a Il giornale trimestrale di storia militare. Come studioso di storia militare ha scritto Terrorismo. Perché è sempre fallito e fallirà ancora (Mondadori, 2002) sulla scia degli attacchi dell'11 settembre.

Carrè stato autore di 11 libri, tra cui Il segretario italiano (2005), Un giallo su Sherlock Holmes commissionato dagli eredi di Arthur Conan Doyle, e Resa, New York (2016), un poliziesco contemporaneo ben recensito che tuttavia ha venduto poco.

L'alienista fu invece un successo immediato e ottenne recensioni entusiastiche, nelle quali venne messo in risalto come leggendo quelle pagine si sentisse “il rumore degli zoccoli dei cavalli che riecheggiano lungo la vecchia Broadway” o “il sapore del buon cibo da Delmonico's” e “l' odore della paura nell'aria”.

Caleb Carr era figlio di Luciano Carr, giornalista che era stato amico di Jack Kerouac, William Burroughs e Allen Ginsberg. Ma il vecchio Carr era anche un alcolizzato e Caleb crebbe nel caos di una vita bohémien. La casa dei Carr era infatti teatro di bagordi di ubriachi, con il padre che inveiva contro la moglie ei tre figli. E i suoi sfoghi più terrificanti li rivolgeva proprio a Caleb, il figlio di mezzo: anche se i genitori divorziarono quando lui aveva 8 anni, le percosse continuarono per anni.

“Non c'è dubbio che io sia da sempre affascinato dalla violenza”, disse Caleb Carr al Rivista di New York nel 1994, poco prima della pubblicazione de L'alienista, spiegando non solo il motore del libro, ma anche perché fosse attratto dalla storia militare. “In parte si trattava del desiderio di trovare una violenza che fosse, in primo luogo, diretta verso qualche scopo e, in secondo luogo, governata da un codice etico definibile”.



Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *