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‘La vita è una danza’, il film francese gratis con “Il lunedì del cinema”: storia di una passione e di una rinascita


Elise è una ballerina dell'Opéra di Parigi, piena di talento e ambizione, la cui vita viene sconvolta dal tradizione del fidanzato e da un brutto infortunio subito in scena. Il regista francese Cédric Klapisch ne racconta il cammino di guarigione fisica ed emotiva in La vita è una danzafilm del nuovo appuntamento con “Il lunedì del cinema”, l'iniziativa nata dalla collaborazione tra Repubblica e MyMovies che mette a disposizione degli utenti una sala cinematografica virtuale, e gratuita, nella quale parteciperà a una selezione ricercata di film dall'offerta streaming di MyMovies, disponibile ogni lunedì dalle 20 fino a mezzanotte.

I lunedì del cinema: La vita è una danza, il 27 maggio dalle 20 – il trailer





L'iscrizione a “Il lunedì del cinema” non richiede carta di credito, tuttavia è possibile accedere all'intera libreria di MYmovies One (oltre mille titoli sempre disponibili) con un abbonamento da € 2,90 al mese — ora in promozione per i primi 12 mesi a solo € 1 al mese. La vita è una danza sarà disponibile in streaming lunedì 27 maggio dalle 20 a mezzanotte e fruibile sia da web che da tablet, smartphone e smart tv. Per accedere al film basta attivare un'iscrizione gratuita a MYmovies One (dal sito www.mymovies.it) e prenotare un posto.

Dopo aver girato due documentari sul balletto dell'Opera di Parigi, Klapisch (che il film lo ha anche scritto a quattro mani con Santiago Amigorena) ha riversato in questo lungometraggio tutta la sua passione per la danza. Per rendere la storia e le immagini il più possibile credibili, il regista ha utilizzato la tecnica documentaristica per filmare le scene di danza e ha selezionato ballerini professionisti: in particolare, il ruolo complesso e sfidante di Elise è stato affidato alla prima ballerina dell'Opéra di Parigi, Marion Barbauche qui esordisce al cinema, mentre il coreografo di danza contemporanea Hofesh Shechter interpreta se stesso e sullo schermo viene proposta proprio una delle sue coreografie, Madre politica. “Questo film – ha spiegato nel corso di un'intervista all'Institut français du Royaume-Uni di Londra – è stato una reazione a Il cigno nero. Non mi piaceva il fatto che Natalie Portman recitasse mentre una controfigura danzava al suo posto. Al contrario ho voluto fortemente dei ballerini per il mio film e abbiamo cercato qualcuno che sapesse recitare. Durante i casting ci siamo resi conto che moltissimi ballerini recitavano bene e penso sia perché sanno perfettamente come si intrattiene il pubblico e come creare un personaggio, anche se con la danza e non con le parole”.

Oltre vent'anni dopo il successo de L'appartamento spagnolo, il regista torna a puntare la macchina da presa sulla generazione a cavallo tra i venti ei trent'anni. Attraverso Elise ei suoi amici Klapisch dà voce ai dubbi e le paure dei ragazzi che si trovano davanti a scelte che determinano il corso del proprio futuro sentimentale e professionale.

Candidato a nove César, i più importanti premi del cinema francese, La vita è una danza è un film positivo e ottimista, che utilizza il ballo per parlare di rinascita. Al contrario di molte storie in cui i ballerini sono dipinti come esseri perfetti, Klapisch ha scelto di mostrare la fragilità e la fallibilità del corpo per invitare gli spettatori ad accettarsi ea rimettersi in piedi dopo una caduta. La fine di un sogno non è sempre una sconfitta, al contrario può rivelarsi l'occasione per fermarsi e guardarsi dentro, per ricominciare con nuova consapevolezza e aprirsi a passioni e amori imprevisti ma non meno travolgenti.



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