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Il 1° giugno a Vicenza il primo Festival della Pastorale giovanile sul tema del corpo



Sabato 1° giugno dalle 14,30 al Centro Diocesano Onisto di Vicenza si svolge il primo Festival di Pastorale giovanile organizzato dalla diocesi vicentina.

«Sarà una festa che ci permetterà di gioire insieme per le belle esperienze dell'anno che si sta concludendo, ma allo stesso tempo lancerà il tema del prossimo, che sarà il corpo», spiega il vescovo Giuliano Brugnotto. «Il tema del corpo è fondamentale in questo tempo che ci permette di vivere tante relazioni in modo virtuale, con grandi vantaggi, ma sempre mediati dalla nostra corporeità, dimensione costitutiva della nostra esistenza. La fede cristiana, si radica nell'esperienza di un Dio che ha preso un corpo. Al Festival di Pastorale Giovanile, che è unico nel suo genere, sono invitati tutti i giovani e quanti hanno a cuore i giovani».

Durante la giornata saranno proposte diverse attività fisiche, come ilaboratori di yoga, capoeira e tango, oltre che una mostra ed un silent play. Saranno presenti con i propri stand anche molte associazioni e realtà che lavorano con i giovani nel territorio della diocesi. Alle 20 è prevista la tavola rotonda che introdurrà il discorso di Alberto Pelai delle 20,45, medico e psicologo, che conta già oltre 30 titoli pubblicati. Entrambi questi momenti serali saranno sul tema specifico “Templi distrutti corpi risorti” ispirato al Vangelo di Giovanni (2,19-21).

«L'idea di un momento di festa, nel quale chi normalmente si prodiga per formare altri sia soggetto della formazione proposta ci pareva particolarmente importante», dichiara don Matteo Zorzanello, delegato vescovile per il Servizio di Pastorale Giovanile. «Un altro aspetto che mi pare rilevante è proprio investire sui giovani, che sono una netta minoranza nella nostra società, e quindi sostenere i giovani adulti e gli adulti che si impegnano in attività di pastorale giovanile significa riconoscere che i giovani devono essere una priorità. Se si decide infatti che le priorità sono altre, abbiamo già orientato il nostro futuro. Come Servizio di Pastorale Giovanile sentiamo urgente tenere viva l'attenzione sulla pluriforme realtà giovanile e tessere una rete a sostegno di quanto già esiste sperando che possano nascere anche altre iniziative».





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