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Labatut, Scerbakova, Andreoli tra vincitori dell’Hemingway 2024 – Libri – Altre Proposte – Ansa.it


Lo scrittore cileno Benjamin Labatut per la Letteratura, la cofondatrice di Memorial e Premio Nobel per la Pace 2022 Irina Ščerbakova nella sezione Testimone del nostro tempo, lo psichiatra e saggista Vittorino Andreoli per Avventura del pensiero, l'urbanista Francesco Finotto per la Fotografia sono i vincitori della 40/a edizione del Premio Hemingway, ideato e promosso dal Comune di Lignano Sabbiadoro (Udine) con il sostegno della Regione Fvg e in collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge.it. Ai quattro vincitori di categoria si affianca il fisico e divulgatore Vincenzo Schettini, al quale va il Premio speciale Lignano per il futuro.
I vincitori sono stati annunciati il ​​30 maggio a Udine.
“Anche quest'anno – spiega il presidente della giuria, Alberto Garlini – il Premio ha cercato di entrare nella realtà viva della cultura contemporanea, scandagliando le origini e le tragedie delle dittature, i rapporti con la scienza e con la sua evoluzione, le fragilità umane e l'arte che rappresenta il paesaggio antropizzato. Un premio che è anche modo, nelle sue tante voci, di dare un nome alle nostre gioie e preoccupazioni e vedere un po' più chiaro nelle tante ombre del presente”. Un cartellone di incontri intorno al Premio animerà Lignano dal 27 al 29 giugno, per celebrare i 40 anni dalla sua istituzione, a 70 anni esatti dall'arrivo dello scrittore statunitense a Lignano, nell'aprile 1954, pochi mesi prima che gli fosse conferito il Nobel per la Letteratura. La 40/a edizione si aprirà con una sequenza di conversazioni che precederanno il talk di premiazione in programma il 29 giugno, con conduzione affidata alla giornalista d'inchiesta Giulia Presutti, inviata di Rai3 Report. “Il Premio – afferma il vicegovernatore del Fvg Mario Anzil – è un'occasione per riflettere in modo originale e letterario sui grandi temi dell'attualità e per offrire ai nostri cittadini uno strumento ulteriore per costruire la propria opinione. Non a caso, in ogni opera degli autori della 40/a edizione emergono un denominatore quasi costante, un'indagine sulla modernità, nonché i benefici ei problemi che la scienza moderna e la tecnologia possono avere sull'umanità”.

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