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A difesa della Repubblica, al servizio del Paese


Un lavoro di squadra che viene pensato già durante le celebrazioni dell'anno precedente. «Siamo molto attenti a ciò che funziona e alle critiche in modo da apportare le necessarie modifiche per l'allestimento dell'anno successivo facendo tesoro di quello che già si è fatto», spiega l'ingegnere Nicola Vero (a destra nella foto, a sinistra l'altro ingegnere, il capitano Ivan Abatematteo), tenente colonnello, comando genio dell'esercito, responsabile del coordinamento dell'allestimento per la parata del 2 giugno. Perché tutto funzioni alla perfezione per la festa della Repubblica sono al lavoro militaridelle forze armate e civili. In tutto 200 persone “A difesa della Repubblica. Al servizio del Paese”, come recita lo slogan scelto per quest'anno. «E al servizio anche dei turisti, tanto che, nel progettare la disposizione delle tribune, abbiamo lasciato scoperte alcune aree perché chi viene a visitare l'Italia in queste settimane possa vedere e fotografare le statue che ci sono lungo i Fori imperiali», aggiunge Vero. Nel posizionare i circa ottomila posti a sedere (seimila per i cittadini che possono prenotare il biglietto gratuito sul sito del ministero della Difesa e il rimanente per le autorità), ci si è coordinati anche con la sovrintendenza, con il Comune di Roma, con un 'altra ventina di enti per salvaguardare al massimo le bellezze artistiche di un luogo così suggestivo e ridurre al minimo il disagio per il traffico e gli esercizi commerciali che insistono sulla zona dei Fori. «Il progetto iniziale è approvato dalla sovrintendenza capitolina e quelle Colosseo e Foro con tutte le prescrizioni del caso, dalle basette sotto i piedini di metallo delle tribune, per non rovinare la pavimentazione, alla previsione dell'accesso al museo. Abbiamo lavorato istantaneamente per tre settimane, compresi turni di notte, proprio per impattare il meno possibile sulla vita quotidiana dei cittadini e per garantire il miglior risultato. Alla fine cercheremo di smontare e pulire tutto in meno di una settimana».

E mentre il tenente colonnello parla, alle sue spalle fervono i lavori. I militari del sesto reggimento genio dell'esercito stanno completando il montaggio di una tribuna, mentre falegnami e tappezzieri si occupano dei particolari dell'allestimento. Ad aprire la parata, come ogni anno, i sindaci di tutti i Comuni d'Italia, le forze armate, i gruppi paraolimpici della difesa, i corpi armati e non dello Stato, la Croce rossa, i funzionari della Pubblica amministrazione, i volontari del servizio civile… Per concludere con i paracadutisti, gli elicotteri e gli immancabili volteggi delle frecce tricolori.





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