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Italiano saluta Firenze: “Ora dovrò scegliere bene”. Pradè: “Palladino? Un profilo individuato…”


L'addio del tecnico della Fiorentina: “Brividi. Ho dato tutto, non è facile andarsene ma è il momento di voltare pagina”. Il direttore sportivo viola lo abbraccia in tv: “Speravamo di tenerlo fino a venerdì mattina”

Giornalista

2 giugno – 20:57 – MILANO

“Quando si arriva a un certo livello, quando non riesci ad andare oltre e l'ambiente chiede anche uno sforzo maggiore, è il momento in cui uno ha dato il massimo”. L'ultima di Vincenzo Italiano sulla panchina della Fiorentina non è banale, una vittoria sul campo dell'Atalanta fresca vincitrice di Europa League per i viola freschi invece della delusione in finale di Conference League. “Io penso di aver dato tutto ed è giusto voltare pagina e lasciare spazio a nuove idee e un nuovo pensiero che possa far crescere i ragazzi e dare soddisfazione alla gente”. E sul suo futuro: “Cerco anche io di andare a fare un percorso che mi dovrà migliorare e togliere delle soddisfazioni, dovrò anche io scegliere bene”.

PARLAITALIANO

“Potevamo anche noi oggi arrivare qui con un giusto premio”, è il commiato di Italiano al microfono di Dazn a fine partita: “Sono stati tre anni bellissimi, penso di andarmene diverso da come sono arrivati, migliorato e con un bagaglio enorme per quello che mi hanno dato la società, i ragazzi e tutto il popolo viola che porterò per sempre nel cuore. non abbiamo aggiunto un trofeo ma il percorso è stato fantastico. Non è mai facile, dispiace per i ragazzi e per tutta la gente che meritava questa gioia come ha avuto Bergamo. Per me sono stati tre anni davvero positivi e non parlo di risultati in campo ma per i rapporti che si sono creati. Mi vengono i brividi e mi emoziono perché andare via e lasciare questo legame non è bello ma il calcio è questo, si va avanti e si aprono nuove pagine ma i rapporti rimangono per sempre”.

PARLA PRADÈ

Finisce con un abbraccio a favore di telecamere col direttore sportivo Daniele Pradè, che torna davanti al microfono apposta per lasciare quest'immagine, dopo aver detto: “Oggi ci lasciamo professionalmente ma non ci lasceremo mai a livello umano”. E ancora: “Abbiamo fatto un percorso non con un mister ma con un uomo – aveva detto parlando in tv dopo la vittoria nel recupero con l'Atalanta -. La nostra speranza fino a venerdì mattina era che potevamo continuare insieme, sono convinto che se ci fosse stata la vittoria della coppa sarebbe cambiato tutto”.

DA ITALIANO A PALLADINO

Pradè ha risposto anche alla possibilità che il successore di Italiano sulla panchina viola sia Raffaele Palladino: “Non è una domanda scomoda. Lui è stato avvistato a Firenze venerdì sera, noi venerdì mattina avevamo parlato con Vincenzo. Dobbiamo muoverci, dobbiamo fare delle scelte, dobbiamo parlare con i profili che abbiamo individuato. Abbiamo il massimo appoggio del presidente Commisso, e oggi senza una figura centrale come Joe Barone la responsabilità sportiva è la mia”. E poi: “Avremo modo di parlare di come sarà la nuova Fiorentina, mi sento di dire che siamo una società molto ambiziosa, abbiamo un presidente forte e vogliamo sicuramente migliorarci”.

LE SCUSE AI TIFOSI

Pradè si era presentato alle telecamere ancora scosso per il confronto tra i tifosi e la squadra al termine della partita sul prato del Gewiss Stadium dopo la sconfitta nella finale di Conference League: “E' stato un dolore così grande… Non voglio trovare una giustificazione, ma siamo stati travolti da una situazione talmente grande di dolore, sconforto e incredulità dopo aver perso la terza finale che siamo stati anche noi non lucidi in una situazione del genere. Prima di tutto dobbiamo scusarci con i nostri tifosi: abbiamo avuto più di 10mila di loro ad Atene che hanno fatto grandi sacrifici, più di 30mila al Franchi e più di duemila al Viola Park. A loro vanno le scuse da parte di tutta la società”.





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