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Tavares a Melfi: “Ci sarà piena operatività per tutti i siti italiani”. Sul boom di incentivi all’elettrico: “Strano, il Ministero sta indagando”


L'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, in visita allo stabilimento di Melfi assicura sulle prospettive produttive del gruppo. “In Italia abbiamo avuto confronti eccellenti in queste settimane – ha detto – Con i sindacati il ​​dialogo è stato costruttivo e produttivo in uno spirito di reciproco rispetto. Mi è stato chiesto di descrivere le prospettive degli stabilimenti italiani al 2030, siamo andati anche oltre. Abbiamo garantito che ci sarà per tutti la piena operatività, non c'è alcun problema”. E quindi, sui sindacati: “Voglio esprimere apprezzamento, sono persone mature e responsabili”.

Parole di apprezzamento da parte dell'ad in particolare sul sito lucano: “Sono soddisfatto di quello che succede a Melfi. Questa fabbrica ha la possibilità di realizzare prodotti di livello globale, ci sono progressi sui costi e un grande quantità di idee”, ha detto Tavares, sottolineando che “se l'Europa continua a invitare i produttori cinesi, non abbiamo altra scelta che competere. Quello che vedo qui è che si sta facendo un lavoro incredibile, molto più che buono, molto creativo. A Melfi tutti capiscono che la concorrenza sarà dura, ma l'unica via è andare avanti e lavorare insieme, alla stessa velocità e nella stessa direzione”.

Stellantis, che fa capo alla holding Exor che controlla Repubblica attraverso l'editore Gedi, ha una previsione di raggiungere il target di 250.000/260.000 auto prodotte nel 2026 quando saranno in produzione tutti i cinque nuovi modelli, ha ricordato ancora Tavares. Quanto al numero dei dipendenti ha spiegato che dipenderà “dalla competitività cinese e da quanto sarà necessario ridurre i costi per affrontarla”.

Sui rapporti con governo, dopo i ripetuti botta e risposta del passato, Tavares prosegue la linea dialogante: “Noi siamo sempre disponibili a trovare punti di incontro con i governi dei Paesi in cui operiamo. Se ci sono da firmare accordi con il governo italiano siamo disponibili, con l'obiettivo di arrivare a produrre un milione di veicoli”. E ancora: “Siamo sempre aperti al confronto, non ho voluto creare turbolenze. Le turbolenze nascono quando mi chiedono di fare cose che non sono nell'interesse dei nostri azionisti e dipendenti. In questo caso i rapporti diventano turbolenti. Io sono impegnato a discutere con i sindacati, con loro sto costruendo il futuro dell'azienda”, ha aggiunto.

Tra i temi toccati dal manager non poteva mancare un riferimento agli incentivi al compartoper i quali è appena partita la piattaforma dedicata alle prenotazioni di Invitalia. Una partenza che ha registrato l'esaurimento immediato dei fondi per l'elettricocon i concessionari ad avanzare il sospetto di un grande attivismo da parte delle società di noleggio a medio e lungo termine, pronte a far scorta in attesa di avere i contratti.



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