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Djokovic si ritira dal Roland Garros: Sinner è il nuovo numero uno del mondo


PARIGISsshhh. Sussurriamolo piano: l'Italia è numero uno del mondo nel tennis. Gridandolo ai quattro venti suonerebbe volgare, come i plebei ammessi a una vera tavola.

Peccatore numero uno del mondo

Il ragazzo scese dalla montagna, Jannik Sinner, s'è preso la corona del tennis mondiale: è il nuovo sovrano. A 22 anni e quasi 10 mesi. La gioia è incontenibile. Allora al diavolo: gridiamolo ai quattro venti. È storia. Di sport, di costume. Abbiamo realizzato un desiderio lungo più di cent'anni (da quando esiste una federazione italiana della racchetta), considerato da sempre solo una fervida, irrealizzabile, stupida fantasia di poveri bambini. Invece l'Italia si trova a cena questo clamoroso e delizioso pacchetto regalo.

Il ritiro di Djokovic dal Roland Garros

Il tetto del mondo, Sinner, l'ha toccato un attimo dopo il ritiro di Novak Djokovic dal Roland Garros per infortunio. Quel ginocchio destro doloroso che l'ha fatto penare nel partita di ieri vinta contro Francesco Cerundolo.

Sinner nuovo re del tennis

Succede all'inizio di un giugno che ha finalmente dimenticato il freddo e la pioggia, succede a Parigi, e dove sennò? La città che da sempre ha ispirato i tennisti azzurri: negli Anni 60 Nicola Pietrangeli con il suo glamour, negli Anni 70 Adriano Panatta e il suo ciuffo da copyright (e non dimentichiamo gli Anni Duemila: Francesca Schiavone l'indomabile, la sorprendente Sara Errani).

Il destino non lascia mai nulla al caso, è al Roland Garros che doveva essere. Dove tutto è rosso. L'identikit del primo, storico, numero uno del mondo italiano, con i suoi capelli rossi, folti e ricci, fintamente ingovernabili. Longilineo, ventiduenne, altoatesino. A Jannik (gli daremo del tu per tutta la vita, sarà l'amico di tutti come se lo conoscessimo da sempre e sapissimo tutto di lui) non è servito vincere (non ancora…) il cosiddetto campionato del mondo della terra rossa.

L'infortunio di Djokovic al ginocchio

È stato sufficiente che Novak Djokovicil re appena detronizzato, dolorante, si ritirasse dopo la vittoria contro Francesco Cerundoloe questo giorno verrà solennemente ricordato in tutti i libri che verranno. Sarebbe potuto accadere con Musetti, ma forse era stravincere. Era troppo. Certo, le formalità vanno rispettate, bisognerà attendere la conclusione dello Slam del Bois de Boulogne, e quindi sarà il 10 giugno l'ufficialità della consacrazione, ma è oggi che è stata scritta la storia.

Il sogno realizzato di Sinner

Il viaggio di Jannik Sinner raggiunge la sua destinazione. Ha impiegato oltre dieci anni: l'addio alle sue radici (aveva tredici anni) da Sesto a Bordighera, la rinuncia a una adolescenza normale alla ricerca di una meta più grande: “Voglio diventare numero uno del mondo”. Ci è riuscito.

Sinner, il momento della svolta

Era solo, e semplicemente, una questione di tempo: Sinner è indubbiamente il miglior giocatore dell'Atp (e, quindi, anche degli Slam). La svolta, il clic, il sorpasso hanno una data, un primo momento preciso: Malaga (Spagna), 25 novembre 2023. Semifinale di Coppa Davis. Si affrontano Italia e Serbia, e quest'ultima è in vantaggio 1-0. Scendono in campo Sinner e Djokovic, di nuovo. Si erano già affrontati a Torino, alle Atp Finals, per due volte (primo match all'azzurro, la finale al serbo). A Malaga Sinner ottiene in scioltezza il primo set, poi cede al ritorno orgoglioso della rivale. Terzo set: Djokovic conduce 5-4 e, sul servizio Sinner, è 0-40. Quindi tre match point per la Serbia. Annullati tutti, uno dopo l'altro. Djokovic non farà più punti, Sinner vincerà il match e poi il doppio, e sappiamo anche il finale di questa meravigliosa storia.

Quella è la sera in cui Djokovic viene spodestato. Eticamente, moralmente. Sappiamo cosa è avvenuto, poi: Sinner che trionfa agli Open d'Australia, che infila una striscia vincente memorabile. E il serbo che non ha più alzato una coppa, di nessun tipo.

Sinner 29° numero 1 della storia del tennis

Nulla accade per caso, e con Sinner l'Italia sul tetto del mondo. Il diamante che impreziosisce il movimento, che ne certifica la qualità e lo spessore degli interpreti, la crescita e il boom che gli Anni 70, e gli eroi di quel periodo, non sono riusciti a trasmettere. Sinner è il 29° numero uno dell'Era aperta, da quando esiste il computer. Quanto durerà, cosa avverrà, lo scopriremo solo vivendo. Per ora, godiamocelo a più non posso. Urliamolo a squarciagola, siamo numeri uno del tennis.



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