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Milan, scatta la campagna abbonamenti: si parte da 300 euro. Dal 5 luglio vendita libera


Rincari medi del 19%, ma in alcuni settori l'aumento sarà soltanto di 1,5 euro a partita. Due settimane di prelazione per i vecchi abbonati. Obiettivo il tutto esaurito di un anno fa (41.500 tessere)




Giornalista

11 giugno – 23:30 – MILANO

“Unisciti alla classe del 125”. Lo slogan coniato dal Milan per il lancio della campagna abbonamenti 2024-25 strizza l'occhio – ma sicuramente non sarà sfuggito alla maggior parte dei tifosi – all'età del Diavolo. Si parte mercoledì 12 giugno con la fase di prelazione per gli abbonati fino al 26 giugno; dal 28 al 30 giugno prelazione per il cambio posto; dall'1 al 3 luglio lista d'attesa (gli iscritti alla lista d'attesa della scorsa campagna accederanno in esclusiva a questa fase con un listino a loro dedicato); dal 5 luglio via alla vendita libera. Rispetto a un anno fa la campagna viene avviata qualche giorno più tardi, ma l'obiettivo e le aspettative del club sono le medesime della scorsa estate: registrare il sold out di tessere, ovvero quota 41.500 abbonati. Lo stesso tetto applicato dodici mesi fa quando, per la cronaca, le tessere andarono esaurite i primi giorni di luglio, in appena un mese e mezzo.

le cifre

In termini di prezzi, il rialzo medio considerando tutti i settori si assesta sul 19%. Con un distinguo importante, però: i rincari maggiori sono stati applicati ai settori considerati più “volatili” nelle presenze. In pratica, quelli con un minore tasso di fidelizzazione. Per le zone più “appassionate” invece – la Blu, la Verde, alcune laterali – l'incremento viaggia tra 1,5 e 2,5 euro a partita. Qualche cifra: Secondo Blu 310 euro (280 un anno fa), Secondo Verde 300 (260), Primo Blu e Primo Verde 450 (400), Terzo Rosso centrale 300 (249), Secondo Arancio 620 (510), Secondo Arancio laterale 480 (400), Secondo Rosso 660 (550), Primo Arancio 790 (650). Il top della spesa? Tribuna d'onore Rossa: 3.700 euro (3.150). Confermate le promozioni riservate alle famiglie (U16 e U6), Under 25 e Senior. Ancora da definire gli eventuali mini-abbonamenti per la Champions, decisione che verrebbe presa prima del sorteggio. In quel caso, gli abbonati al campionato avrebbero la prelazione. Altre info in ordine sparso: non è prevista nessuna conseguenza nel caso in cui un abbonato non si presenti, anche ripetutamente, allo stadio (sui social in questi giorni erano circolate ipotesi fantasiose). A questo proposito il club rossonero ha fornito alcuni dati interessanti: il nessuno spettacolo medio degli abbonati nella scorsa stagione (ovvero le mancate presenze) è stato del 20%, dato che viene considerato fisiologico.

ospitalità

Quest'anno verrà data maggiore attenzione anche ad alcuni aspetti che avevano creato polemiche e imbarazzi. Come in occasione del derby scudetto nerazzurro, quando all'interno del Meazza rossonero aveva preso posto una quota di tifosi interisti ritenuta eccessiva: per alcune partite – non solo nel derby – saranno previsti blocchi in modo da non permettere il trasferimento dei biglietti. Tornando agli abbonamenti, pur restando assolutamente centrale l'attenzione verso i settori popolari, salirà ulteriormente l'offerta e la qualità destinata all'hospitality, dove l'offerta rossonera è contenuta nel “Club 1899”. Il Milan era partito da mille posti e ora è a quota quattromila, nell'ottica di prepararsi in vista del nuovo stadio. Che sia San Siro ristrutturato o, più verosimilmente, un impianto nuovo di zecca dove questo tipo di offerta raggiungerà i diecimila posti. È un Milan che guarda sempre di più anche al mercato estero, e d'altra parte lo raccontano i numeri: la scorsa stagione ha visto una media di 12mila spettatori stranieri a gara (sul podio Francia, Gran Bretagna e Germania), la maggior parte dei quali inseriti in un'esperienza più ampia che coinvolge il Museo e Casa Milan. E, sempre in tema di tifosi stranieri, sono stati il ​​5% sul totale degli abbonati.





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