Sinwar cinico mercante di morte: ecco cosa scrive ai mediatori palestinesi
Cinico e sanguinario. Così appare Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza, in alcuni messaggi che ha inviato ai mediatori palestinesi. Riferendosi alle vittime civili della guerra, scoppiata dopo l'attacco a Israele del 7 ottobre scorso, parla di “sacrifici necessari”. Lo scrive il Wall Street Journal, che pubblica alcuni dei messaggi scritti di pugno da Sinwar.
Il capo dei terroristi si dice convinto che prolungare i combattimenti e aumentare il numero degli stessi palestinesi morti alla fine costituisce un vantaggio per Hamas. Questo evidenzia l'assoluto sprezzo per la vita da parte del leader del movimento. Tra l'altro ciò dimostrerebbe il desiderio non troppo nascosto, di Sinwar, di rinviare l'accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco. ''Abbiamo gi israeliani esattamente dove li vogliamo'', ha detto ai funzionari di Hamas in dialogo con i mediatori del Qatar e dell'Egitto. ''Finché i combattenti saranno ancora in piedi e non avremo perso la guerra – ha aggiunto – i negoziati dovrebbero essere immediatamente interrotti. Abbiamo le capacità per continuare a combattere per mesi''.
I messaggi che il WSJ ha visionato sono decine. In tutti, scrive il giornale finanziario statunitense, ''emerge un freddo disprezzo per la vita umana'' oltre che la convinzione che ''Israele abbia molto da perdere in guerra''.
C'è anche un altro messaggio interessante inviato al leader di Hamas a Doha. In esso Sinwar fa un parallelismo tra il conflitto in corso a Gaza e quello combattuto in Algeria tra il 1954 e il 1962 per l'indipendenza dalla Francia. ''Questi sono sacrifici necessari'', ribadisce Sinwar nel suo sinistro disegno di morte, dove i civili, compresi i palestinesi per cui dice di battersi, sono solo delle pedine. Nel suo delirio afferma che lo stesso discorso vale per i tre figli del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh, rimasti uccisi in un blitz aereo israeliano. In una lettera che gli inviò l'11 aprile scorso Sinwar scrive che la loro morte e quella di altri palestinesi avrebbe ''infuso linfa vitale nelle vene di questa nazione, spingendola a risorgere''.
Nel frattempo Hamas fa sapere di aver accettato la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sul cessate il fuoco, secondo quanto annunciato dall'alto funzionario del gruppo palestinese Sami Abu Zuhri, il quale ha aggiunto che spetta a Washington garantire a Israele la rispettiva. Ieri Hamas subito dopo il voto si è detta pronta a collaborare con i mediatori e ad avviare negoziati indiretti sull'attuazione dei principi dell'accordo. Gli Stati Uniti accolgono positivamente questa apertura.
È un ''segnale di speranza'' l'annuncio di Hamas, afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken in visita in Israele, sottolineando che però ciò che conta davvero è “la parola che arriva da Gaza” e dalla leadership di Hamas nell 'enclave palestinese.