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Madonna di Trevignano, la veggente Gisella Cardia indagata per truffa insieme al marito


L'ex veggente di Trevignano Romano Gisella Cardia è indagata per truffa. Insieme a lei anche suo marito Gianni Cardia. La coppia è finita sul registro degli indagati della procura di Civitavecchia in seguito alle denuncia di Luigi Avella, l'ex adepto che aveva donato 123mila euro all'associazione Madonna di Trevignano per poi pentirsene. “Ho dato in tutto 123 mila euro tutto con bonifici per fare degli acquisti: le panche, la recinzione, una macchina e tante altre cose. Di questi, 30 mila euro li ho dati al marito per sostenere le spese della logistica. Quando ho scoperto che qualcosa non andava mi sono allontanato” aveva raccontato Avella in esclusiva a Repubblica nell'aprile 2023 facendo esplodere un vero e proprio caso intorno alla veggente.

L'ex adepto nei giorni scorsi è stato interrogato dai carabinieri. La notizia sull'indagine è stata data questa mattina nel corso della trasmissione Mattino Cinque su Canale Cinque. “A noi non è ancora stato notificato nulla”, spiega però l'avvocato Giuseppe Marazzita, legale della coppia che aggiunge: “I miei sono assistiti sono tranquilli. Dai controlli della finanza le attività dell'associazione sono risultate regolari”.

L'inchiesta per truffa segue le altre indagini in cui nel corso degli anni è rimasta coinvolta l'ex sensitiva, capace di moltiplicare gli gnocchi e la pizza, che lo scorso marzo è stata “scomunicata” dalla diocesi di Civita Castellana che ha giudicato di origine non soprannaturale i suoi presunti prodigi, tra cui i messaggi provenienti dalla Madonna e da Gesù.

Gisella Cardia, il cui vero nome è Maria Giuseppa Scarpulla, era rimasta coinvolta anche in un processo per bancarotta relativo a un'azienda di ceramiche siciliana, mentre suo marito Gianni Cardia, rappresentante dell'associazione Madonna di Trevignano, è finito a processo per gli abusi edilizi realizzati in un terreno di Trevignano Romano.



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