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Latina, la manifestazione dei braccianti in nome di Satnam: “Basta con lo sfruttamento”


Hanno sfilato per le strade di Latina, fino ad arrivare davanti alla prefettura per ricordare il loro amico e concittadino Satnam Singh, abbandonato senza un braccio di fronte alla sua abitazione, portato lì dal suo datore di lavoro dopo un incidente nell'azienda agricola per cui lavorava insieme a sua moglie.

La comunità indiana ei sindacati sono scesi in piazza in migliaia rilanciando l'ennesimo appello alla giustizia e contro lo sfruttamento, contro quei datori di lavoro senza scrupoli disposti perfino ad abbandonare i propri operai in fin di vita dopo un incidente sul lavoro. In piazza c'era anche chi quel giorno, quando Satnam ha perso il braccio, ha visto tutto. Ha visto l'amico Satnam abbandonato dal “proprietario” – come chiamano il datore di lavoro i braccianti – davanti casa.

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Un silenzio di fronte alla tragedia che oggi è stato rotto ancora una volta dalla comunità, così come avvenuto subito dopo la morte del bracciante trentunenne abbandonato davanti casa dopo l'amputazione di un braccio. “Vogliamo diritti sul lavoro. Vogliamo giustizia. Vogliamo che quello che è accaduto a Satnam non succeda più”, ha detto il presidente della comunità indiana del Lazio, Gurmukh canta.

Sul palco si sono alternati anche i rappresentanti sindacali chiedendo all'unisono più controlli e un più celere intervento da parte della macchina della giustizia. “Siamo qui – ha detto Enrica Mammucari, segretaria generale Uila-Uil – per dire basta all'illegalità. Per sconfiggere il caporalato bisogna intervenire su più piani. Le parti sociali, unite, insieme alle istituzioni possono dare un segnale forte per quella che è una lotta di civiltà”.

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Chi non si dà pace è la famiglia del bracciante, oltre la moglie Soni anche il fratello e la madre che sono in India. La donna ha trovato il coraggio di affidare ad una videochiamata il suo urlo di dolore. “Voglio vedere il posto dove Satman è morto – ha detto -, voglio vedere il corpo di mio figlio. Voglio vedere l'uomo che l'ha abbandonato, non capisco come possa aver fatto questo”. Tutta la città di Latina si è stretta attorno alla famiglia di Satnam, con il comune pronto a indire il lutto cittadino una volta chiarite le modalità e la data dei funerali del bracciante. La famiglia è in contatto con l'ambasciata per poter riportare in India il corpo di Satnam. L'amministrazione comunale di Cisterna di Latina, invece, ha attivato un conto corrente sul quale raccogliere i fondi da destinare proprio a Soni e ai suoi cari.



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