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Scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina: decisiva la mediazione degli Emirati Arabi




Tra Russia e Ucraina è andato in scena uno scambio di prigionieri. Mosca ha annunciato di aver consegnato 90 soldati ucraini a Kiev in cambio di altrettanti militari detenuti dal governo ucraino. L'accordo tra le parti è stato mediato dal ruolo decisivo giocato dagli Emirati Arabi Uniti. “A seguito di un processo di negoziazione, 90 militari russi che erano prigionieri in pericolo di vita hanno fatto ritorno dal territorio controllato dal regime di Kiev. In cambio, sono stati consegnati 90 prigionieri di guerra delle forze armate ucraine“, si legge in una nota del ministero della Difesa russo. Non è la prima volta che lungo l'asse russo-ucraino si concretizzano intese del genere. Lo scorso 31 gennaioper esempio, 195 militari dell'Ucraina sono stati scambiati con altrittanti russi nell'ambito del 50esimo negoziato in materia di prigionieri dall'inizio del conflitto.

Lo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina

Secondo quanto riportato dal portale L'Indipendente di Kievtra i 90 ucraini rientrati nel Paese troviamo il personale di servizio delle Forza Armata e della Guardia Nazionale e le guardie di frontiera. Gli ex prigionieri sono stati scambiati con 90 soldati russi, ha riferito l'agenzia di stampa statale russa RIA Novosti, citando il ministero della Difesa del Paese. “Ricordiamo tutto il nostro popolo prigioniero in Russia. Continuiamo a lavorare per il rilascio di tutti. Stiamo cercando la verità su tutti coloro che potrebbero essere detenuti dal nemico“, ha dichiarato Volodymyr Zelenskij.

Scendendo nei dettagli, tra i prigionieri rilasciati figurano 32 membri del personale della Guardia Nazionale, compresi quelli che difendevano la centrale nucleare di Chernobyl, 18 guardie di frontiera, 17 membri del personale della Marina, 15 soldati delle Forze Armate e otto membri della difesa territoriale . L'Ucraina ha inoltre riportato indietro 59 difensori della città di Mariupol, compresi 52 soldati che avevano lasciato la sua roccaforte, l'acciaieria Azovstal. Al 31 maggio, 3.300 soldati ucraini sono stati liberati dalla prigionia russa.

Il ruolo degli Emirati Arabi Uniti

Il sito Notizie del Golfo ha sottolineato che gli sforzi di mediazione degli Emirati Arabi Uniti sono riusciti, dall'inizio dell'anno, a completare quattro questi scambi tra Russia e Ucraina e nel dicembre 2022. L'ultimo, come detto, ha riguardato 180 prigionieri ed è considerato il quinto di questo tipo dall'inizio dell'anno. Fonti emiratine hanno spiegato che rappresenta l'incarnazione delle relazioni di amicizia e partenariato tra il Paese del Medio Oriente e le due nazioni in guerra tra loro. Lo scambio è stato possibile anche grazie al fatto che gli Emirati Arabi Uniti sono considerati un mediatore affidabile sia da Mosca che da Kiev, ha aggiunto il ministero degli Esteri emiratino.

Il ministero degli Emirati ha infine espresso il suo apprezzamento ai governi della Federazione Russa e della Repubblica di Ucraina per la loro cooperazione nel garantire il successo del processo di scambio, e ribadito l'impegno degli Emirati Arabi Uniti a proseguire gli sforzi volti a trovare una soluzione

pacifica al conflitto, sottolineando l'importanza di ricorrere al dialogo, alla riduzione dell'escalation e alla diplomazia come unici modi per risolvere la contesa e mitigare le ripercussioni umanitarie derivanti dalla crisi.



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