Istruzione

Didattica attrattiva e ripristino del senso del dovere: Valditara punta sulla scuola per combattere i disagi degli studenti – Orizzonte Scuola Notizie


“La scuola deve ridare entusiasmo ai giovani, ridare la voglia di credere in se stessi, ricreare un percorso di vita a tanti giovani che si chiedono: 'quale sarà il mio futuro?' La scuola deve rimettere al centro la persona, orientare molti ragazzi che vivono nella nebbia e si chiedono: 'dove andrò? Quale scelta farò?”.

Sono le parole che ha detto il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara iointervenendo alla conferenza stampa sulla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze.

Il Ministro, partendo dal tema a cui era dedicato l'incontro, ha allargato a 360° lo sguardo, cercando di individuare soluzioni per sconfiggere il disagio, sempre più dilagante, dei giovani che si manifestano ovviamente già in età scolare.

Senza dubbio, a parere di Valditara, serve un maggiore dialogo con le famiglie: “è decisivo il coinvolgimento delle famiglie in una grande alleanza, portare le famiglie nelle scuole. I dati della Relazione testimoniano come non vi sia in molte famiglie la consapevolezza di quanto queste dipendenze possono avere una incidenza sulla salute e le prospettive del proprio figlio. Serve quindi un intervento a 360 gradi“.

Secondo Valditara, due potrebbero essere gli elementi chiave per combattere elficamente quel disagio che portano spesso i giovani a “buttarsi” nelle sostanze e nell'alcol.

Prima di tutto, secondo il Ministro, “Serve una nuova didattica: ho visto che quando c'è una didattica attrattiva, coinvolgente, partecipativa, quando i ragazzi trovano la scuola giusta, si entusiasmano e abbandonano lo stato pre-depressivo”.

Ma non solo. Allo stesso tempo, per Valditara “serve un ripristino del senso del dovere, della cultura del lavoro già nelle scuole: quando ci si appassiona ad un lavoro, non si ha tempo per distrarsi verso altre realtà. Servire la cultura della regola, che dobbiamo ripristinare, ad iniziare dai programmi scolastici”.

Ad ogni modo, il capo del dicastero di Viale Trastevere ricorda che “abbiamo stipulato una convenzione anche con l'Ordine degli psicologi per individuare un presidio ad ogni Ufficio scolastico, ma lo psicologo deve intervenire quando c'è un caso veramente grave”.



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