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Droga, tra i giovanissimi cresce l’uso delle sostanze psicoattive



La tendenza è preoccupante: in Italia lo scorso anno sono aumentati il ​​consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope, i reati penali a esso legati e le domande di trattamento, ovvero il numero di coloro che si sono rivolti ai servizi SerD per essere aiutati. A certificarlo è la Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2024, inviata ai presidenti di Camera e Senato in occasione della Giornata mondiale contro le droghe, del 26 giugno. In particolare, «si conferma la crescita del consumo di sostanze psicoattive tra i giovani tra i 15 ei 19 anni: quasi 960 mila, pari al 39% della popolazione studentesca, pubblicata di aver consumato una sostanza illegale almeno una volta nella vita e oltre 680mila (28%) nel corso dell'ultimo anno». Le sostanze assunte nell'ultimo anno sono cocaina – passata dall'1,8% al 2,2% -, stimolanti dal 2,1% al 2,9%, allucinogeni dall'1,6% al 2% e Nuove sostanze psicoattive dal 5,8% al 6,4%. La cannabis rimane la sostanza più usata dai giovani, ma vede una prevalenza della prevalenza rispetto al 2022 (22,2% contro il 23,7%). «Le Nuove sostanze psicoattive (Nsp) rappresentano una delle sfide più dinamiche e critiche nel campo delle dipendenze, con una crescente variabilità che rende difficile il loro rilevamento e controllo», fanno sapere dal Dipartimento per le politiche antidroga. «Nel corso dell'ultimo anno, il Sistema nazionale di allerta precoce del Dipartimento ha identificato sul territorio 70 Nsp, appartenenti principalmente alle classi dei catinoni (20%), delle arilcicloesilammine (16%), dei cannabinoidi sintetici (13%) e delle benzodiazepine (11%)».

Una diffusione che crea allarme tra gli operatori del settore: essendo composti sintetici facilmente manipolabili, le Nsp risultano difficili da rilevare e, non essendo immediatamente classificate nelle liste delle sostanze vietate dalla legge, sfuggono spesso ai controlli. Il consumo di Nsp, in crescita dopo la pandemia, interessa prevalentemente i giovani, più esposti a questo particolare mercato. Nel 2023, pubblicata di averne consumata almeno una nel corso dell'anno 160 mila 15-19enni, pari al 6,4% della popolazione studentesca.
Utilizzando i dati del Sistema informativo dipendenze (Sind) del Ministero della Salute, nella Relazione è stato inserito anche un focus sulla sostanza di primo uso (droga di inizio del percorso della tossicodipendenza) in relazione alla droga primaria per cui i soggetti hanno chiesto il trattamento al SerD. Nella maggior parte, le persone hanno iniziato con le stesse sostanze per cui si sono rivolte al SerD: in particolare, i consumatori di eroina e cocaina, per le quali però una percentuale consistente dei soggetti in cura ha iniziato l'uso di sostanze con i cannabinoidi, rispettivamente il 29,1% e il 30,5%, dimostrando un ruolo importante dei cannabinoidi come sostanze di partenza per il passaggio a sostanze ad alto potenziale additivo.

Lo studio pilota Famiglie e prevenzione evidenzia poi come tra i genitori (4.901, residenti nella città metropolitana di Roma) oltre il 50% si ritengono capaci di riconoscere i sintomi derivanti dal consumo di sostanze legali (alcol e derivati ​​del tabacco) e dei cannabinoidi, mentre meno della metà si dice in grado di riconoscere i sintomi legati all'uso di altre sostanze psicoattive illegali. Riguardo al consumo, si rileva una maggiore tolleranza verso sostanze legali e cannabinoidi: due genitori su cinque si dichiarano permissivi rispetto a tabacco e sigarette elettroniche e circa la metà ritiene che il consumo di alcol e cannabinoidi vada contestualizzato prima di essere giudicato. Il consumo di altre sostanze illegali è invece ritenuto assolutamente intollerabile dal 90%. La maggior parte dei genitori ritiene che tutte le sostanze considerate siano facilmente accessibili ai propri figli.

Alla vigilia della Giornata mondiale contro le droghe, la facciata di Palazzo Chigi a Roma, sede del governo, è rimasta illuminata tutta la notte con la proiezione di frasi come “Nessuno si salva da solo”, “L'indipendenza è stupefacente”, “Per la vita contro la droga”. Durante inoltre la cerimonia che si è tenuta martedì 25 giugno in Piazza Colonna a Roma, organizzata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione poprio della Giornata mondiale contro le droghe, alcuni ragazzi delle Comunità terapeutiche promosse da don Antonio Coluccia hanno portato la loro testimonianza. E anche il Papa ha voluto prestare attenzione al tema, dedicando la catechesi dell'Udienza generale del 26 giugno proprio all'abuso e al traffico illecito di droga.





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