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Da Diogo Costa-record a Donnarumma e Maignan: ad Euro 2024 lo spettacolo è in porta


Nel torneo tedesco dominano i portieri: tra i migliori anche Gigio Per Mamardashvili ben 30 parate, occhio a Neuer e Sommer

Inviato a Luca Bianchin

3 luglio – 08:01 – MONACO DI BAVIERA (GERMANIA)

Se non porti i guanti, in questo Europeo alla tedesca, non sei nessuno. I grandi attaccanti faticano, Mbappé al massimo segna il suo rigore e tra i capocannonieri c'è Schranz che, con tutto l'affetto… Se non si fosse capito, comandano i portieri. Gli schermi della tv a circuito chiuso all'interno dello stadio di Monaco ieri mandavano in loop le migliori partite dell'Europeo. C'era Maignan che cancella Baumgartner, Casteels che vola su Haraslin, Donnarumma che fa il fenomeno con la Spagna, Szczesny che ricorda a Posch chi comanda, Maignan che devia Frimpong, Mamardashvili che mette in fila due parate in cinque secondi contro la Repubblica Ceca . Uno meglio dell'altro, basta scegliere. Prova a creare lo stesso video con i migliori gol del torneo e non riparliamone.

le elezioni

Il tema è interessante perché nel ruolo, molto più che altro, c'è una corona di pesi massimi da assegnare. Alla domanda sul migliore attaccante del mondo valgono una coppia di risposte: Mbappé e Haaland. Tre, se si considera Bellingham nella categoria. Chi si spinge a nominare Vinicius dimostra già un certo spirito alternativo. Nella porta no, la corsa è aperta. Transfermarkt da mesi dice che il più caro è Diogo Costa, ora alla pari con Donnarumma e Kobel, e dopo i tre rigori parati alla Slovenia nessuno si scandalizza più. Chi guarda la storia invece dice Courtois e non ha tutti i torti. Chi ama l'evoluzione è portieri bravi con i piedi mette in cima alla lista Ederson, chi è tradizionalista prende Oblak, altri dicono Maignan, il Dibu Martinez se vale guardare oltre l'Europa, ovviamente Donnarumma, Alisson, Mamardashvili in rimonta. Se si andasse a votare, Mentana impazzirebbe con gli exit poll.

cinque premier

Restiamo all'Europeo, che presenta cinque candidati su tutti. Donnarumma ha parato il possibile, dall'Albania alla Svizzera passando per Spagna e Croazia. Fase a gruppi per fase a gruppi, anche meglio che nel 2021 (ma lì, alla fine, è stato esagerato). Mamardashvili ha portato il peso in Georgia agli ottavi. Oblak si stava preparando per lunedì sera per le rivincite di una vita sull'incubo Cristiano Ronaldo. Diogo Costa ha riscritto i libri di statistiche, parando tre rigori su tre in una serie finale. Maignan è sempre stato bravo, molto bravo anche su Lukaku e De Bruyne a eliminare direttamente, cioè quando conta di più. Le iscrizioni però non sono chiuse: Unai Simon, Pickford, Neuer e Sommer hanno tre partite – le più importanti – per far scendere tutti dal podio (e chi non ha pensato a Neuer di chiudere la carriera con la coppa a Berlino, magari dopo un paio di rigori parati, è un insensibile). La corona è ampiamente in palio.

leader statistico

I dati statistici dei leader europei lasciano un dato clamoroso. C'è un portiere che in tutto il torneo ha fatto 30 parate e nessuno degli altri superava la quota 15. Chi è? Logico, Mamardashvili, a cui hanno tirato tantissimo perché la Georgia… è la Georgia. Sommer, per dire, con la Svizzera ha subito solo 9 tiri in tutto l'Europeo. Direbbe Allegri: queste sono le categorie. Ci sono portieri di piccole squadre, con un enorme volume di parate come in una piccola serie A. E portieri che devono stare concentrati per un'ora e mezza, anche se la palla rotola lontano e non si avvicina per 10-15 minuti. Ah, un altro dato interessante. Pickford è il primo a giocare palloni, tra i big seguono Mamardashvili, Oblak e Sommer. Chi può appoggiarsi al portiere anche in costruzione.

il sondaggio

Prima di capire chi è il migliore (ognuno avrà comunque i suoi gusti…), un pro-memoria. L'Europeo prima di cominciare ha perso Courtois, non chiamato da Domenico Tedesco dopo una stagione pesantemente condizionata da un infortunio. Obiezione dalla sala: sì, ma aveva appena giocato e vinto una finale di Champions. Accolta: la mancata convocazione si spiega con le vecchie tensioni allenatore-portiere sulla fascia di capitano e altri temi inevitabilmente non pubblici. E allora, chi è il più forte? Su Gazzetta.it chi ha votato dice Donnarumma davanti a Diogo Costa e Mamardashvili. Non ditelo a Maignan, che ha preso solo il 5%: Deschamps, se lo scopre, lo usa come arma motivazionale.





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