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Neri Parenti, c’è autocensura, così la commedia brillante soffre – Cinema – Ansa.it


La quinta giornata della ventiduesima edizione dell'Ischia Film Festival è aperta con la masterclass di Piero Messina, che è tenuta alla Villa La Colombaia di Luchino Visconti. Nel corso dell'incontro, moderato da Giuseppe Carrieri, il regista ha raccontato del proprio metodo di lavoro: “Ho avuto una preparazione da critico e per molti anni ho studiato critica affrontando i cortometraggi.


Quando ho iniziato a dedicarmi al cinema la cosa più faticosa è stata liberarmi dalla razionalizzazione del cinema, per far sì che il processo creativo sia meno razionale.” Successivamente, parlando del suo film “Another End” ha spiegato l'importanza della libertà recitativa lasciata agli attori: “Con Juliette Binoche c'è stato un rapporto complicato all'inizio, perché io tendevo a un controllo esasperato, mentre lei voleva più libertà: la chiave era trovare una via di mezzo. Bisogna riuscire a lasciare libero l'attore di vivere il vissuto del personaggio e così sarà ancora meglio di quello che hai previsto”.


Nel corso della serata, a causa del forte vento, alcune proiezioni previste vengono annullate e verranno recuperate nel palinsesto della giornata di sabato. Nonostante ciò, il Direttore Michelangelo Messina ha garantito la presentazione di tali opere, che sono ugualmente tenute alla Cattedrale dell'Assunta.


Prima di tutto è stata ospite Natalie Spencer, regista del cortometraggio in concorso “Hunger”, insieme alla voce narrante del film, Maribella Piana. Nel corso dell'incontro, moderato da Giuseppe Carrieri e Alessandro Leone, Spencer ha parlato della sua relazione con la location: “Il paesaggio del vulcano per me è un paesaggio senza tempo, senza epoca, un paesaggio selvaggio, pieno di vita e per questo Ho voluto sfruttarlo per creare una connessione tra spettatore e natura.” A seguire, si è tenuto l'incontro con Mehdi Fard Ghaderi, il regista del film nella sezione Location Negata “The Annoyed”. La presentazione è stata moderata da Giuseppe Carrieri e il regista ha dichiarato: “Ho iniziato a girare film guardando il cinema di Michelangelo Antonioni. Io non parlo italiano, ma attraverso il film siamo in grado di capire le lingue altrui: il cinema deve essere un linguaggio universale.” Successivamente è stato ospite Neri Parenti, a cui Antonio Capellupo ha consegnato il Premio alla carriera. Durante l'incontro il regista ha parlato del cinema comico contemporaneo: “Un certo pubblico non c'è più. C'è stato un forte cambiamento con il Covid e le piattaforme e oggi soffre soprattutto la commedia brillante. Tutta una serie di caratteristiche che prima funzionavano, ora sono meno rilevanti: penso, ad esempio, ai dialetti. E inoltre c'è una censura verso tutte quelle cose che servirebbero per far vedere qualcosa di divertente.” A seguire, si è tenuta la presentazione del lungometraggio in concorso “Rosinante”, moderato da Antonio Capellupo, in cui sono stati accolti il ​​regista Baran Gunduzalp e l'attore Fatih Sönmez. “Istanbul è protagonista e gira per i quartieri di e raccogliendo le storie delle persone che hanno raccontato la storia della città stessa”.


La serata si è conclusa con l'incontro e la proiezione di “Another End” di Piero Messina, moderato dal Presidente Onorario Gianni Canova. Il regista ha introdotto il film spiegando: “Per me il lutto e la separazione sono un punto di partenza per poi raccontare una storia d'amore”.

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