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Wimbledon, Jannik Sinner batte Ben Shelton in tre set e va ai quarti di finale – Il Fatto Quotidiano



Una prestazione di assoluto dominio prima, di controllo e fatica poi. Davvero degna del numero 1 del mondo che si porta sulle spalle. Peccatore Jannik conquista i quarti di finale di Wimbledon al termine della sfida contro gli statunitensi Ben Shelton (numero 14 della classifica), con il punteggio di 6-2, 6-4, 7-6. L'altoatesino attende adesso la vittoria della sfida tra Grigor Dimitrov e Daniel Medvedev.

Probabilmente la migliore prestazione di questo Wimbledon: Sinner ha ripreso in mano la scia della prestazione nel turno precedente contro Miomir Kecmanovic e il livello del suo gioco è aumentato ancora di più. Per quanto l'azzurro fosse favorito alla vigilia, la sfida contro Shelton poteva nascondere tantissime insidie: un giocatore di grande personalità, con enormi potenzialità e un servizio che in questo torneo ha raggiunto la punta record di 246 chilometri orari. In più sull'erba, superficie da sempre favorevole a chi ha nella battuta e nel servizio le proprie armi migliori. Sinner invece per due set ha prima soffocato il giovane statunitense tenendo un ritmo altissimo, poi lo ha gestito nel momento più delicato, quando nella terza parte è andato sotto una pausa e ha dovuto salvare in totale punto di regolazione quattro. Una prova che equivale all'ennesimo test superato a pieni voti in attesa di incrociare i grandi rivali per il titolo.

Primo set – Il numero 1 del mondo parte subito con grande aggressività, solidissimo nella risposta. Terzo game della partita, palla break di Sinner. Shelton, però, salva tutto con personalità e un bel diritto all'uscita dal servizio. Le difficoltà dello statunitense non finiscono, con l'azzurro che dimostra di saper leggere bene i suoi traiettorii al servizio. Arriva così un'altra chance per Sinner sul 2-2, e a quel punto l'equilibrio si rompe. Nuova risposta insidiosa, non trova il campo con il diritto Shelton e si rompe. Approfittando dell'onda positiva, l'azzurro continua a spingere senza sosta, mantiene un ritmo negli scambi insostenibile e soprattutto impedisce a Shelton di raccogliere quanto è solito fare con il servizio. Il tutto si traduce in una palla per il doppia pausain un nuovo errore con il diritto dell'americano, nel 5-2 di parziale. Chiudere il primo set è ormai una formalità. Tre set-point consecutivi. Basta il primo. Primo servizio sulla linea di Sinner e 6-2.

Secondo set – La seconda parziale ricalca la fine del primo. L'altoatesino non intende osare la possibilità degli statunitensi di accendersi e gli errori dell'avversario lo agevolano in questo suo obiettivo. Altra risposta aggressiva, rovescio in ritardo di Shelton e palla a mezza rete: break, 1-0. A questo punto l'andamento si stabilizza. Il peccatore controlla senza affanno il vantaggio, tenendo alto il pressing e aumentando l'attenzione sui suoi turni di servizio. Uno sviluppo che si esaurisce in maniera inevitabile, al secondo set point a disposizione, grazie a un rovescio completamente fuori giri dello statunitense: 6-4.

Terzo set – Subito rottura della palla. Questa volta però non è per Sinner, ma per Shelton. La prima di tutte la partita. Lo statunitense si scuote definitivamente, alza il livello e approfitta di qualche errore di troppo da parte di Sinner, in particolare con la legge. Ed è proprio con uno di questi che Shelton strappa la battuta al numero 1 del mondo, per poi spingersi sul 3-0. Sul 4-2 l'azzurro costruisce tre palle consecutive del contro-break. La prima non va, ma la seconda sì. Il dropshot di Shelton è lungo, Sinner ne approfitta subito. Da 4-1 si passa a 4-4. Subito dopo la ripresa l'americano non si disunisce. Anzi, insisti. Aumenta la pressione, ha sugli scambi lunghi, guadagna un set-point sul 6-5ma lo spreco con una risposta violenta in rete. Si va così al tie-break. Un altro errore di Shelton concede a Sinner il primo allungamento, confermato con grande autorità: 5-2. Lo statunitense non molla, infila quattro punti consecutivi e ritrova un set-point. Il diritto però lo tradisce più bello, ma il servizio vale una nuova possibilità per il quarto parziale. Annullata ancora. Il set-point si gira a match point Peccatore. Un asso viene in soccorso di Shelton che poi ritrova una quarta palla sul set. L'azzurro si salva ancora e mantiene l'equilibrio al servizio. Tradotto: secondo match point. Quello giusto. Doppio fallimento di Shelton. Partita, set, incontro per il numero 1 del mondo: 7-6.



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