Elezioni in Francia, i risultati e le news di oggi. Nuovo Fronte Popolare: “In settimana il candidato premier”. Panot: “Mélenchon ha le carte in regola per farlo”
Colpo di scena in Francia: si contavano i segnali mancanti a Marina Le Pen per la maggioranza assoluta ed è stata invece clamorosamente la goffo un trionfo, con il capo della Francia Insoumise, Jean-Luc Mélenchona rivendicare il governo: “Siamo pronti, Macron riconosce la sconfitta, ha il dovere di chiamare il Nuovo Fronte Popolare a governare”. Emmanuel Macron e la sua maggioranza uscente non crolla, come era stato previsto, ma arriva addirittura secondi davanti all'estrema destra del National Raid di Le Pen, la grande sconfitta di ieri dopo il patto di desistenza siglato nei giorni scorsi contro di lei
Panot (Lfi): “Jean-Luc Mélenchon non è assolutamente squalificato per fare il premier”
Il leader della France Insoumise (Lfi) Jean-Luc Mélenchon “non è assolutamente squalificato” da Matignon (la residenza del primo ministro francese), ha dichiarato lunedì la deputata di Lfi Mathilde Panot, assicurando che la sinistra proporrà “un primo ministro e un governo questa settimana” dopo essere uscito vincitore dalle elezioni legislative, ma lontano dalla maggioranza assoluta. “Jean-Luc Mélenchon è l'uomo che ha insegnato alla sinistra a vincere di nuovo, l'uomo che ha ridato speranza a milioni di persone conquistando il 22% alle elezioni presidenziali, l'uomo grazie a cui non solo il Nupes ma oggi anche il Nuovo Fronte Popolare potrebbe esistere”, ha detto su Rtl
il russo Volodin augura il destino di Macron a tutti i leader dell'Occidente
“Il destino del presidente francese Emmanuel Macron, la cui coalizione “Ensamble” è arrivata al secondo posto nelle elezioni anticipate dell'Assemblea nazionale francese, alla presenza di tutti gli attuali capi di stato d'Europa e degli Stati Uniti”. È l'auspicio del presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin. “Un destino simile attende tutti gli attuali leader europei e gli Stati Uniti che sono coinvolti nell'interferenza negli affari sovrani di altri stati, mentre i loro cittadini chiedono di affrontare i problemi interni e sviluppare le economie nazionali”, ha scritto Volodin sul suo canale Telegramma. I cittadini francesi, ha osservato Volodin, “erano pronti a votare per chiunque” ma, ha aggiunto, “i trucchi politici e la costituzione dei candidati non hanno aiutato”
La Borsa di Parigi apre in calo dello 0,49%
La Borsa di Parigi ha aperto al tasso dello 0,49% lunedì, il giorno dopo che il secondo turno delle elezioni parlamentari ha dato alla sinistra il sopravvento in un'Assemblea Nazionale divisa e senza maggioranza. L'indice principale CAC 40 è sceso di 37,73 punti a 7.637,89, dopo una settimana caratterizzata da un rimbalzo di oltre il 2%. Gli altri mercati europei hanno aperto in leggero ribasso
Socialisti: “Entro una settimana il nome del candidato premier”
La coalizione di sinistra francese Nfp, prima delle elezioni legislative in Francia ma senza la maggioranza assoluta, dovrà “entro una settimana essere in grado di presentare una candidatura” per la carica di primo ministro. Lo ha dichiarato il leader del Partito socialista Olivier Faure. Il leader del Ps, uno dei partiti dell'alleanza di sinistra, ha assicurato che la scelta verrà fatta “o per consenso, o ci sarà necessariamente una votazione”, tra i diversi partiti
Sánchez elogia il “rifiuto dell'estrema destra” in Francia
Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha elogiato il “rifiuto dell'estrema destra” della Francia dopo l'esito del secondo turno legislativo che vede la coalizione di sinistra come il gruppo più numeroso in parlamento. “Questa settimana, due dei paesi più grandi d'Europa hanno scelto la stessa strada che la Spagna ha scelto un anno fa: il rifiuto dell'estrema destra e un impegno decisivo per una sinistra sociale che affronta i problemi delle persone con politiche serie e coraggiose”, ha scritto Sánchez su X. “Il Regno Unito e la Francia hanno detto sì al progresso e all'avanzamento sociale e NO alla regressione dei diritti e delle libertà”, ha aggiunto. “Non c'è accordo né governo con l'estrema destra”, ha concluso
Tusk: “A Parigi entusiasmo, a Mosca delusione, a Kiev sollievo”
“A Parigi entusiasmo, a Mosca delusione, a Kiev sollievo”. Così il premier polacco, Donald Tusk, ha commentato sul suo profilo X l'esito delle elezioni politiche francesi con l'affermazione del Nuovo fronte popolare e la sconfitta del National Raise, arrivato terzo. Per Tusk questo “è abbastanza per essere felici a Varsavia”
Dati finali: 182 sezioni al Nuovo fronte popolare, 168 a Ensemble e 143 al Rassemblement
Il Nuovo fronte popolare, l'alleanza di sinistra che si è formata per contrastare l'avanzata del Rassemblement National al secondo turno delle elezioni legislative francesi, ha conquistato il maggior numero di seggi alla prossima Assemblea Nazionale, composta in tutto da 577 deputati. Quelli del Nfp saranno 182. E' quanto risulta dai dati definitivi sulle elezioni diffuse dal Ministero dell'Interno. La formazione centrista a sostegno del presidente Emmanuel Macron, Ensemble, ne ha ottenuti 168 mentre il Rassemblement National di Marine Le Pen alleato con una parte dei Republicains guidati dal presidente del partito Eric Ciotti è terzo con 143 deputati eletti. Secondo i calcoli del quotidiano Le Monde, all'interno del Nouveau Front Populaire, la France insoumise di Jean-Luc Mèlenchon è la più rappresentata con 74 eletti ai quali si aggiungono 3 “dissidenti” del partito. Il Partito socialista avrà 59 deputati e gli Ecologisti 28. Il partito comunista ha eletto 9 parlamentari
Tondelier: “Macron ci chiede il nome del primo ministro”
Dopo il successo della sinistra alle elezioni legislative, ma senza ottenere la maggioranza assoluta, Emmanuel Macron “dovrebbe oggi chiedere ufficialmente al Nuovo Fronte Popolare di dargli il nome di primo ministro”, ha affermato questa mattina la leader degli ecologisti, Marine Tondelier. “Cosa farà? Non lo farà? Questo presidente è sempre pieno di sorprese, vedremo, ma questa è la logica istituzionale”, ha dichiarato ai microfoni di Rtl. Secondo Tondelier “un buon premier dovrà placare il Paese e unire il proprio campo”. Questo vuol dire, ha aggiunto, che “non sarà Jean-Luc Mèlenchon”, anche se gli Insoumis restano essenziali per costituire la maggioranza nell'Assemblea nazionale. Dopo un primo incontro domenicale con i suoi omologhi Olivier Faure (PS), Manuel Bompard (LFI) e Fabien Roussel (PCF) per “analizzare” i risultati, “il lavoro continua oggi”, ha detto Tondelier senza specificare dove e quando ora riprenderanno le discussioni
Rn: “Ora esame coscienza, Paese non governabile”
“Ci è stata negata la vittoria sui ritiri e sui triangolari, ora il Paese non è governabile”. Lo ha affermato, all'indomani dell'inaspettata sconfitta, il vicepresidente di Rn Louis Alliot spiegando che ora per il partito lepenista è tempo di “uno sguardo di coscienza” per analizzare i suoi errori. “Ci sono candidati che non avrebbero dovuto esserlo”, ha ammesso Alliot a RTL. Dovremo mettere in discussione la catena di rappresentanza”. “Rimaniamo il partito e il gruppo politico leader nell'Assemblea nazionale”, ritiene.
Ci è stata negata una vittoria, con i triangolari e i ritiri. La Francia non è governabile come vorrebbe la maggioranza dei francesi”, ha detto
Partecipazione al 66,7%, più alta al secondo turno dal 1997
Il tasso di partecipazione al voto al secondo turno delle elezioni legislative previste in Francia è stato pari al 66,7%, in aumento rispetto al primo turno quando era già stato elevato (65%). Si tratta del livello più alto a un secondo turno dal 1997, quando aveva partecipato il 71,1% degli elettori