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“Giochi a padel”, “Lezione di spagnolo”: la stampa francese contro Deschamps. Zidane si avvicina?


Piovono critiche a Parigi dopo l'eliminazione in semifinale contro la Spagna: si parla di fallimento, sul banco degli imputati il ​​ct

Alessandro Grandesso

10 luglio – 09:07 – PARIGI

Smascherati: è un titolo eloquente quello della prima pagina dell'Equipe, il giorno dopo l'eliminazione della Francia in semifinale dell'Europeo. Un'uscita di scena dal gusto “amaro” che mette in discussione alcuni elementi. Magari la stessa leadership di Didier Deschamps, nonostante abbia raggiunto l'obiettivo della semifinale, fissatogli dal presidente federale Philippe Diallo, che non è lo stesso che gli rinnovò il contratto fino al 2026 dopo la finale mondiale persa ai rigori con l'Argentina nel 2022 , nel Qatar. Un torneo sicuramente più brillante nelle modalità di gioco proposte in Germania, che aveva allontanato temporaneamente l'ombra di Zidane.

FUNERALE

Duro il commento di Vincent Duluc, prima firma del quotidiano sportivo, su una partita “brutta” persa per “insufficienza” di fervore da parte di una squadra che ha esibito fino all'ultima “versione incompleta di se stessa”, accompagnata da “come un carro funebre” da inevitabili “rimproveri”. Anzi, la sconfitta con la Francia è “un fallimento più profondo e doloroso”, perché “la squadra migliore degli ultimi due mondiali è stata raggiunta a spasso come i cadetti” dalla Spagna. Questo Europeo è stato un “fallimento offensivo aggravato dal crepuscolo di Giroud e Griezmann, dalle difficoltà di Mbappé e dall'intestardirsi di Deschamps a limitare il tempo di gioco di Barcola”. In sintesi, alla Francia è stata impartita “una lezione di calcio”. Oppure una “lezione di spagnolo”, come scrive un po' più ironicamente il quotidiano della capitale Le Parisien. Ma per l'Equipe “è meglio evitare di pensare senza riflettere su ciò che è accaduto”.

CRITICA

Al di là dei mea culpa a caldo di Griezmann e soprattutto del capitano Mbappé, il principale imputato rimane Deschamps, il cui “fallimento” non può essere camuffato da quello dei suoi attaccanti, scrive l'Equipe, lasciando la Germania senza “aver trovato la miglior soluzione per fare gol”. Di reti la Francia ne ha segnate ben poche, producendo un gioco spesso duramente criticato in patria e non solo. La qualificazione in semifinale però aveva calmato le acque destinate a muoversi nei prossimi giorni, nonostante il ct in carica dal 2012 si sia assunto pubblicamente la responsabilità della sconfitta, puntualizzando: “I miei giocatori non erano tutti al 100%, ma avrebbero dovuto essere al 100% massimo e invece siamo stati al di sotto delle attese. Non cerco scuse, ma siamo arrivati ​​in semifinale, ciascuno farà la propria analisi. Il Mondiale 2026? Chiedete al presidente”.

PADEL

Il dirigente federale aveva confermato Deschamps un mese fa “perché ha un contratto che scade nel 2026 e perché i risultati sono a suo favore”. Ma in Francia si alzano di nuovo le voci per chiederne le dimissioni, come fa apertamente l'editorialista di RmcSport, Daniel Riolo: “Che vada a giocare a padel”. Nei giorni scorsi Christophe Dugarry ha ribadito le sue critiche dopo la vittoria sul Portogallo. L'ex compagno di nazionale di Deschamps sostiene da sempre la candidatura di Zidane che attende il suo turno da quando ha lasciato la panchina del Real Madrid nel 2021. Il dibattito è solo all'inizio.





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