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Oggi “Voodoo Lounge” dei Rolling Stones compie 30 anni


Gli Ottanta erano stati un tantino complessi per gli Pietre. Il giaguaro e soci, infatti, non erano riusciti a raccapezzarsi in un decennio che li aveva visti sì grandi protagonisti (come poteva essere altrimenti?), ma decisamente defilati rispetto ai fasti degli anni '60 e dei '70. Va da sé, naturalmente, che lavori come “Steel Wheels” (1989) o lo stesso “Undercover” (1983) siano tutt'altro che sprezzabili.

Epperò, la band di “Satisfaction” e di mille altri successi, all'inizio degli Anni Novanta era arrivata ad una sorta di bivio fatidico, perdendo per strada anche il mister Il conto Wyman (sostituito piuttosto gravemente da quello geniaccio di Don era) e i suoi giri di basso da metronomo incendiario. In pratica, quando nella prima metà di luglio del 1994 “Voodoo Lounge” vede la luce, i Pietre rotolanti si ritrovano al cospetto di una nuova partenza. L'ennesima per un gruppo che – musicalmente – ha sempre rappresentato una sorta di fenice pronta a risorgere dalle sue (gloriose) ceneri.

E poi brani quali “Love Is Strong” e “You Got Me Rocking”, ascoltati oggi, a trent'anni dalla pubblicazione dell'album in questione, assumono un significato ancora più simbolico rispetto a quello intuito nel '94. Del resto, i riff dinamitardi che girano intorno alla traccia numero due di “Voodoo Lounge”, sono lì a dimostrare che il fuoco sacro dei Nostri non è mai stato in discussione. E cosa dire della bellezza atavica di due pezzi come “New Faces” e “Out Of Tears”, se non che non riescano a mettere in evidenza l'estrema versatilità del timbro vocale del caro vecchio Mick Jagger? Più che con due ballate canoniche, abbiamo a che fare con delle vere e proprie gemme sonore. Poco da dire.

“Attraverso e attraverso” (cantata da Autore: Keith Richards), invece, ha ritrovato una nuova linfa vitale, nonché giustizia artistica, attraverso la serie “The Sopranos”. Stiamo parlando di uno dei brani più sottovalutati dell'intero catalogo discografico del gruppo inglese. Insomma, provando a tirare un po' le somme, “Voodoo Lounge”, si ristagna un po' in quella terra di mezzo che separa gli Pietre prima maniera da quelli più patinati (e pop) dell'era moderna. Il fascino nascosto della ventesima opera in studio della formazione britannica, infatti, sta proprio nel suo essere quasi “dimenticato” rispetto ai numerosi blockbuster realizzati da Jagger e gli altri pirata della roccia.

Per carità, non si tratterà di un lavoro clamoroso come “Exile on Main St.”, realizzato nel 1994 Pietre rotolanti dimostrarono di saper ruggire ancora. E su Mtv di una volta, giocarci – suonati per cinquant'anni – con i gruppi grunge dannatamente in voga in quel periodo storico, equivaleva a ballare un po' coi lupi. Ma dai vecchi sciamano quali, Il giaguaro, Riccardo, Legna e il compianto Charlie Wattsnon si erano certo tirati indietro.

Pubblicazione: 11 luglio 1994
Durata: 62:08
Dischi: 1
Tracce: 15
Genere: hard-rock, blues-rock, roots-rock
Etichetta: Vergine
Produttore: Don Was, i gemelli Glimmer

Elenco tracce:

  1. L'amore è forte
  2. Mi hai fatto rockeggiare
  3. Le scintille voleranno
  4. Il peggiore
  5. Nuove facce
  6. La luna è alta
  7. Senza lacrime
  8. Io divento selvaggio
  9. Macchina nuova di zecca
  10. Fidanzatini insieme
  11. Succhiare la giugulare
  12. Accecato dagli arcobaleni
  13. Tesoro, scomponilo
  14. Attraverso e attraverso
  15. Disposizione media



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