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Stupri di Caivano, condannati tre dei sette minorenni coinvolti


È arrivata la seconda sentenza di condanna per altri tre imputati di stupro delle due bambine di Caivano, tutte minorenni all'epoca dei fatti. Il giudice Anna Polito del tribunale per i minorenni di Napoli ha condannato i tre imputati a 10 anni, 9 anni e 9 anni.

Il processo si è celebrato col rito abbreviato. Il sostituto procuratore minorile di Napoli, Claudia De Luca, nel corso della requisitoria aveva parlato di un'azione da parte di branco nei confronti di due ragazzine definite come “prede facili”il pm aveva chiesto ai tre imputati la condanna a 10 anni e 8 mesi, 9 anni e 9 anni e 4 mesi di reclusione. In aggiunta, per tutti, l'esclusione degli attenuanti generici.

Con queste sono cinque le condanne sirene emesse per gli stupri di Caivano. Le prime due erano arrivate pochi giorni fa nei confronti degli unici due maggiorenni del branco. 13 anni, 4 mesi e 20 giorni per Pasquale Mosca e 12 anni, 5 mesi e 10 giorni per Giuseppe Varriale. Ad emettere la sentenza il giudice del tribunale di Napoli Nord, Mariangela Guida.

Mosca e Varriale, fanno parte del “bianco” che ha stupito le due bambine, composto da due maggiorenni e sette minorenni.

Per gli altri quattro ragazzi accusati di stupro e che hanno mostrato segni di pentimento, non è escluso che possano accedere alla cosiddetta “messa alla prova”qualora la Corte Costituzionale dovesse ammettere le eccezioni sollevate a Firenze sul cosiddetto “decreto Caivano”. La pronuncia della Suprema Corte è attesa per il prossimo 14 ottobre.

“Non appena avremo letto le motivazioni della sentenza del giudice Polito, presenteremo appello”. Si tratta della breve dichiarazione di Giovanni Cantelli, avvocato diciassettenne, dopo la lettura del dispositivo che ha condannato il suo assistito di 10 anni per le violenze commesse ai danni di cuginette di 11 e 13 anni. Tra i difensori anche Clara Niola, che assiste la madre della vittima più piccola, quindi Manuela Palombi, legale dei due tutori delle due cuginette e Angelo Pisani (difensore del fratello e della madre della tredicenne). Le due cuginette vengono allontanate dalle famiglie d'origine subito dopo l'inizio dell'indagine, così come i fratelli e le sorelle minorenni della 13enne.



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