Istruzione

L'Inghilterra si sveglia con il cuore spezzato (e due milioni di “malati” in più): le scuole iniziano più tardi dopo la sconfitta contro la Spagna – Orizzonte Scuola Notizie


Dopo la sconfitta contro la Spagna nella finale degli Europei, l'Inghilterra si è risvegliata con una profonda delusione e un'epidemia di “malattia post-sconfitta”. Due milioni di persone sono rimaste a casa, tra scuole che hanno posticipato l'inizio delle lezioni e supermercati che hanno aperto in ritardo.

La delusione per la sconfitta contro la Spagna nella finale degli Europei è stata così cocente per l'Inghilterra da scatenare un'ondata di assenteismo da record. Ben due milioni di persone si sono dichiarate “malate” e non si sono presentate al lavoro, lasciando scuole, uffici e strade desolatamente vuoti.

I l Mail giornaliera racconta di un Paese ancora incredulo per la seconda sconfitta consecutiva in una finale europea, dopo quella di tre anni fa contro l'Italia. La delusione è palpabile, e molti hanno preferito prendersi una giornata di “recupero” per metabolizzare il risultato e riprendersi dalla notte insonne trascorsa a tifare per i Tre Leoni.

Le immagini pubblicate dal quotidiano britannico mostrano una situazione surreale: la stazione di Waterloo a Londra, solitamente affollatissima, è semi-deserta, così come l'Aston Express Way, una delle arterie principali di Birmingham. Molte scuole hanno deciso di posticipare l'inizio delle lezioni per consentire a studenti e insegnanti di riprendersi dalla stanchezza e dalla delusionementre la catena di supermercati Lidl ha concesso un'ora di ritardo ai suoi 30mila dipendenti.

“I tifosi sono rimasti increduli dopo essersi riversati nei bar e pub nella speranza di vedere l'Inghilterra trionfare”scrive il Daily Mail. La sconfitta, arrivata ai calci di rigore dopo una partita battuta, ha lasciato un segno profondo nell'animo dei tifosi inglesi, che speravano di poter finalmente festeggiare un successo mancato da troppo tempo.

La giornata di “lutto nazionale” non programmata è un chiaro segnale di quanto la passione per il calcio sia radicata nella cultura inglese. Una passione che, a volte, può portare a reazioni eccessive, ma che dimostra anche il forte senso di appartenenza e la capacità di emozionare un intero popolo.



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