Istruzione

Stop ai cellulari in classe, Mammone (ScuolaZoo): “L'innovazione si può fare in modi diversi” – Orizzonte Scuola Notizie


Durante il convegno “La scuola artificiale – Età evolutiva ed evoluzione tecnologica” a Palazzo San Macuto, il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato importanti cambiamenti per il prossimo anno scolastico. Tra questi, il divieto dell'uso dei cellulari a scuola, anche per scopi didattici, per gli studenti fino alle scuole medie. Questa decisione ha suscitato un vivace dibattito, al quale ha partecipato Valerio Mammone, direttore di ScuolaZoo, la più grande community online di studenti in Italia.

Intervistato nel programma PROGRESS di SkyTg24, Mammone ha chiarito la sua posizione: “Dobbiamo distinguere il concetto di innovazione a scuola dall'uso dello smartphone. Non sono la stessa cosa”. Ha citato l'ITI Guglielmo Marconi di Dalmine, una delle migliori scuole al mondo per l'innovazione, dove lo smartphone è vietato da anni senza ripercussioni negative sugli studenti. “L'innovazione si può realizzare in molti modi diversi, non necessariamente con uno smartphone in mano”, ha aggiunto.

Mammone ha sottolineato l'importanza di riflettere criticamente sull'impatto degli smartphone nella vita quotidiana dei giovani. Ha evidenziato come le ricerche internazionali e nazionali stiano mostrando un panorama preoccupante, con apprendimenti che diminuiscono all'aumentare dell'uso degli smartphone.

Ha inoltre evidenziato la necessità di un approccio integrato all'educazione tecnologica: “È importante che al divieto di seguire un'educazione all'uso degli strumenti tecnologici. Non è possibile insegnare uno strumento senza utilizzarlo. Serve un piano di investimenti adeguato per affrontare le sfide attuali”.

Infine, Mammone ha espresso ottimismo riguardo all'uso di altri strumenti tecnologici: “Il fatto che il tablet possa ancora essere utilizzato a scuola rafforza la mia idea che non dobbiamo drammatizzare il divieto degli smartphone. Il tablet rappresenta un buon punto di partenza per l'educazione ai media futuri”.



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