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Per l'AI multimodale di Meta niente Europa: ecco perché


L'intelligenza artificiale in italiano che si trova su vari dispositivi Metasu tutti i Rayban Meta, non arriverà, almeno per il momento. Stando a quanto riportato da Assiinfatti, Meta avrebbe deciso di non lanciare in Europa il suo modello IA multimodale a causa di una presunta poca chiarezza circa lo scambio di dati ed il training dei modelli AI.

Un portavoce di Meta, ad Axios, ha dichiarato che l'azienda avrebbe avuto in mente di lanciare in Europa una versione multimodale del suo modello IA Lama. Tuttavia, questa versione potrebbe non essere diffusa e nemmeno utilizzata dalle aziende che l'avrebbero implementata nei suoi prodotti. Sembrerebbe, infatti, che verrà rilasciata soltanto la versione testuale di Llama 3.

Il motivo di tale scelta da parte di Meta è la poca chiarezza sulle norme europee che disciplinano l'addestramento dei modelli IA con i dati degli utenti europei ed il GDPR che li protegge.

Infatti, la società di Zuckerberg vorrebbe addestrare il suo modello multimodale tramite i dati pubblici di Facebook ed Instagram e, almeno in questo momento, non potrà farlo.

A riguardo, a maggio, Meta aveva annunciato che prevedeva di utilizzare i post pubblici di Facebook ed Instagram proprio per formare i suoi modelli di intelligenza artificiale. In tal senso, aveva anche provveduto ad inviare notifiche dedicate agli utenti, i quali avrebbero potuto rinunciare a questo iter. Secondo la società, infatti, “Per servire adeguatamente gli utenti europei i modelli che alimentano l'IA presso Meta devono essere addestrati su informazioni rilevanti che riflettono le diverse lingue, geografie e riferimenti culturali delle persone in Europa che li utilizzeranno. Per fare ciò, vogliamo addestrare i nostri grandi modelli linguistici che alimentano le funzionalità di IA utilizzando i contenuti che le persone nell'UE hanno scelto di condividere sui prodotti e servizi di Meta”.

Dunque, pare evidente che secondo Meta l'impossibilità di sfruttare i dati degli utenti europei neghi l'opportunità di formare al meglio i propri modelli IA. A riguardo, credo che l'autorizzazione degli utenti sia sufficiente per far sì che questi dati vengano utilizzati per l'addestramento. L'Unione Europea, invece, la penserebbe in maniera diversa. Insomma, si attendono nuovi sviluppi sulla vicenda.

In attesa di scoprire nuovi sviluppi sulla vicenda sopra riportata, potrete consultare diverse nostre guida informativa su Facebook e Instagram:



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