Music

Storefront Church – Ink & Oil


Luca Frank nato a Los Angeles e amico d'infanzia di La nostra autrice è Phoebe Bridgers. ha iniziato come batterista nei tour di Portogallo. L'uomo prima di intraprendere la carriera solista con il progetto Chiesa in vetrina ispirato dai Fluido Rosadal primo Scott Walker a creare un pop orchestrale e volitivo, dal taglio malinconico e fortemente melodico.

Credito: Zoe Donahoe

L'abilità musicale di Francoche è anche produttore e compone colonne sonore, già evidente in “The Gift” (canzone inclusa nella mini serie “La regina degli scacchi”) e nel primo album “As We Pass” raggiunge con “Ink & Oil” un nuovo livello di ambizione e coesione sonora grazie anche a Travis Warner che ha arrangiato le parti orchestrali.

Dodici brani che prendono spunto da una storia familiare (quella del prozio Roger sparito nel nulla mentre stava scontando una condanna in prigione) in poco più di un'ora di pura intensità e grandi atmosfere. Archi e pianoforte si alternano in un album che suona e sogna in grande fin dalle prime note di “The High Room” e “Faith In Oil”.

La colonna sonora di un film che ancora non esiste, ricca di tensione emotiva (il crescendo di violini in “Melting Mirror”, “Burn The Roses” con un bel riff di chitarra elettrica e “Words In The Rind”). Personaggi da romanzo (“Re della lobby”) echi di Morissey-Stefano e dei primi Sigarette dopo il sesso con momenti agrodolci nel tagliente “Coal” per un disco dai toni fortemente personali eppure universali.

Il ritmo cambia di continuo, la morriconiana “The Manhattan Project” ne è prova lampante ma anche il passaggio da “The Orange Grove” alla più riflessiva “Divine Distraction” e la delicata “Shadowboxing” con un gran finale in “Tapping On The Glass”. ”. Prova maiuscola dunque per Luca Frank talento genuino e multiforme.



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