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Educare i Bambini alla Sessualità: Come Insegnare i Limiti in Modo Efficace



Sono la mamma di due bimbi di 1 e 5 anni. Quest'anno i bambini dell'ultimo anno dell'infanzia hanno manifestato un forte interesse verso l'esplorazione del proprio corpo e quello dei compagni, cosa che sappiamo essere fisiologica in età evolutiva.

Ma fino a che punto l'esplorazione resta fisiologica e quando invece diventa problematica? Nella classe di mio figlio, ci sono stati vari episodi in cui i bambini sono andati oltre, agendo veri e propri comportamenti sessuali nei confronti l'uno dell'altro.

Nostro figlio due volte è tornato a casa disgustato dalle richieste ricevute da un compagnetto, che gli ha anche intimato di non dire nulla a nessuno. L'insegnante pensa che l'unico limite/ confine deve essere definito dal consenso del bambino.

È giusto non spiegare al bambino che ci sono dei limiti di natura intima e igienica, nei comportamenti associati alla sessualità? Non c'è il rischio di non dare ai bambini gli strumenti per proteggersi in futuro?

LUDOVICA

Risposta Alberto Pellai

– Cara Ludovica, hai assolutamente ragione. C'è bisogno di dare educazione non solo sul consenso ma anche sul confine. Nella tua narrazione dei fatti, racconti che tuo figlio ha detto che il compagno gli ha intimo di non raccontare nulla agli adulti.

E questo è già un indicatore di qualcosa che non va bene. Riflette dinamiche abusive: anche l'abusante agisce sessualmente con un minore e poi lo prega di mantenere il silenzio. In un mondo ipersessualizzato, dove apparentemente ogni confine è superato e considerato inutile, i bambini hanno bisogno di direzionamento e contenimento, cose che non si possono dare da soli e che non si limitano al solo tema del consenso.

C'è una grande differenza tra esplorazione della sessualità e coinvolgimento in atti sessuali e tale differenza può essere problematica o anche traumatica quando entra nella vita di un bambino. Quando un bambino interagisce sessualmente con un altro coetaneo, potrebbe agire così perché a sua volta ha subito quei gesti su di sé oppure perché ha visto scene o immagini pornografiche.

Tale comportamento non può essere classificato come “esplorativo”, bensì come “sessualmente reattivo” a uno stimolo non fase specifica, che il bambino non sa elaborare e significare e che, proprio per questo, necessita di un intervento ridirezionante e contenitivo da parte degli adulti .

Mettere i limiti e dare regole, in questo caso, è molto importante. Rinforza nel tuo bambino l'importanza e il grande valore che ha avuto il suo avervi raccontato subito tutto e fornitogli la consapevolezza che lui ha sempre diritto di dire no quando gli viene proposto qualcosa che non condivide o che lo confonde, di andare via e soprattutto di parlarne con voi genitori.





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