Il Garante e l’equo compenso agli editori. Costante (Fnsi): “Decisione epocale. Centrale il lavoro del cronista”
ROMA – Alessandra Costante, segretaria generale del sindacato nazionale dei giornalisti, la Fnsi, commento favorevole la decisione dell'AgCom sull'equo compenso a favore degli editori e delle redazioni.
Dice Costante: “La decisione dell'AgCom è epocale. Per la prima volta l'Autorità, che ha già dimostrato spiccata sensibilità nella sua attività di regolazione nei confronti dei rapporti tra media e esagerato attraverso il regolamento dell'equo compensoquanto devono essere remunerate le notizie”.
“Nella decisione l'Autorità usa un parametro oggettivo, fortemente ancorato alla realtà e difficilmente contestabile, dal nostro punto di vistacome il fatturato, calcolando il compenso dovuto agli editori sulla base dei ricavi pubblicitari del motore di ricerca per la consultazione di quell'articolo”.
“Parametri certi”
E ancora: “È un calcolo che abbandona l'incertezza di cifre aleatorie e si concentra invece su parametri certidal numero di consultazioni al numero dei giornalisti inquadrati ai sensi del contratto collettivo nazionale di lavoro e altro”.
“Ciò significa che L'AgCom considera centrale non tanto la diffusione dell'articolo attraverso il motore di ricerca, quanto il lavoro del giornalista”.
Il fattore umano
Continua Costante: “Il fattore umano diventa centrale. E questo si capisce dalla scelta dell'Autorità di considerare gli articoli anche brevi, perché anche dietro l'estratto di un articolo c'è comunque un giornalismo di qualità che ha trovato e mediato la notizia. Per di più in questi anni di online il tempo che l'utente dedica alla lettura non arriva a tre minuti”.
“La nuova disciplina del diritto d'autore attraverso l'equo compenso dà la possibilità di portare nuovi guadagni anche ai singoli giornalisti, oltre che al sistema. E su questa fattispecie la Federazione nazionale della Stampa italiana sta lavorando anche in vista del nuovo contratto”.
