Istruzione

Graduatorie terza fascia ATA, Uil Scuola Rua al Ministero: “Serve elenco enti accreditati a rilasciare le CIAD e banca dati con certificazioni non valide” – Orizzonte Scuola Notizie


Si fa sempre più urgente e pressante da più parti la richiesta di chiarimenti sui titoli validi per l'accesso nelle graduatorie di terza fascia ATA da quest'anno. Il problema principale è legato alla validità della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale (CIAD), titolo di accesso per tutti i profili ad esclusione del collaboratore scolastico.

La Uil Scuola Rua ha inviato una richiesta al Ministero, in particolare:
1) Di emanare una nota operativa e il relativo cronoprogramma delle domande terza fascia ATA;
2) Di predisporre la formazione in servizio per il personale amministrativo impegnato nella valutazione delle istanze;
3) L'elenco degli enti accreditati con Accredia e legittimati al rilascio della certificazione informatica di alfabetizzazione alla data del 30/06/2024 al fine di agevolarne la relativa diffusione;
4) Di costituire una banca dati comprendente il numero delle certificazioni internazionali di alfabetizzazione digitale dichiarate dai candidati come titolo di accesso e rilasciate da enti non accreditati;
5) il numero di aspiranti coinvolti.

“Le segreterie scolastiche oberate di lavoro senza indicazioni operative da parte del ministero, dubbi su titoli e certificazioni descritte nel bando e nessuna pianificazione e/o scadenziario delle operazioni finalizzate alla pubblicazione delle graduatorie di terza fascia ATA” denuncia la Uil.

“Se a tutto ciò si aggiungono dubbi in merito alla validità dei titoli di accesso rispetto ad un contratto recentemente firmato, si possono trarre evidenti e ovvie conclusioni.
Di particolare gravità è, ad esempio, l'incertezza riguardante il titolo di studio per operatore scolastico nonché la questione relativa alla certificazione CIAD rilasciata da istituti di cui sorgono legittimo dubbio sull'accreditamento con Accredia (alcuni dei quali sembrerebbero godere anche dell'accreditamento con il MIM – Direttiva 170/2016), ciò nonostante, le diverse segnalazioni della nostra organizzazione sindacale” evidenzia il sindacato.

“Una procedura con regole poco chiare, oltre a generare confusione e incertezza, potrebbe dar luogo a differenti modalità di valutazione delle domande e, di conseguenza a nuovi contenziosi obbligando il personale precario a rivolgersi alla magistratura con la possibilità di provvedimenti giudiziari che andranno ad incidere negativamente sull'avvio dell'anno scolastico. La scuola, le persone non meritano tutto questo” concludono.

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