Al Congresso Mondiale dell'Educazione un appello per la valorizzazione della professione docente. D'Aprile (Uil Scuola Rua): “Investimenti, non austerità” – Orizzonte Scuola Notizie
“Far crescere i nostri sindacati, elevare le nostre professioni, difendere la democrazia”: questo lo slogan che ha riunito nella capitale argentina oltre 32 milioni di insegnanti provenienti da 172 paesi. Al centro del dibattito, la crisi globale della professione docente, messa a dura prova da stipendi inadeguati, scarso riconoscimento sociale e crescente pressione lavorativa.
“La scuola deve uscire dalle politiche di austerità e diventare una priorità di investimento”, lo ha affermato con forza Giuseppe D'Aprile durante la cerimonia di apertura. D'Aprile ha inoltre sottolineato come il modello di istruzione italiano, pur con le sue critiche, goda di una buona reputazione a livello internazionale, a conferma della professionalità e della dedizione dei docenti italiani.
David Edwards, Segretario Generale dell'IE, ha ribadito la necessità di un cambio di rotta a livello globale: “Per attrarre e trattenere gli insegnanti di talento, dobbiamo offrire loro stipendi competitivi, condizioni di lavoro dignitose e opportunità di sviluppo professionale continuo”.
Un tema particolarmente sentito è quello dell'impatto delle nuove tecnologie sull'insegnamento. Rossella Benedetti, Responsabile delle Relazioni Internazionali Uil Scuola, ha messo in guardia dal rischio di un utilizzo indiscriminato dell'intelligenza artificiale: “La tecnologia deve essere uno strumento al servizio dell'apprendimento, non un sostituto dell'insegnante. È fondamentale garantire che la scelta di utilizzare o meno tali strumenti rimangano nelle mani dei docenti, evitando di creare ulteriori disuguaglianze tra gli studenti”.
Il Congresso di Buenos Aires rappresenta un'importante occasione per ribadire il ruolo centrale dell'istruzione nella costruzione di un futuro più giusto e sostenibile.
