Accesso agli atti: Istituto fornisce carta d'identità contenuta nell'istanza richiesta. Il Garante ammonisce – Orizzonte Scuola Notizie
Il Garante ha ammonito un istituto scolastico in merito alla gestione dei dati personali in risposta a una richiesta di accesso alla documentazione amministrativa. La richiesta era stata presentata ai sensi della legge n. 241/1990.
La comunicazione ai soggetti controinteressati
L'istituto scolastico aveva inviato ai soggetti controinteressati, individuati secondo l'art. 3 del dPRn 184/2006, una copia dell'istanza di accesso. La copia includeva non solo il nome del richiedente, ma anche altri dati personali come il numero di telefono e una copia del documento di identità.
Le osservazioni dell'Autorità
L'Autorità ha specificato che il problema non riguardava la comunicazione dell'identità del richiedente ai soggetti controinteressati, pratica non censurabile secondo la normativa sull'accesso ai documenti amministrativi. Il problema era piuttosto l'invio del documento di identità integrale e delle informazioni personali contenute nell'istanza, come il numero di telefono e l'indirizzo e-mail.
Funzionalità e proporzionalità della comunicazione
La comunicazione di tali dati non era funzionale allo scopo previsto dalla normativa, cioè consentire un'eventuale opposizione all'accesso. Inoltre, mancavano i presupposti normativi idonei, rendendo questa comunicazione sproporzionata rispetto alla finalità del trattamento. Questo ha violato il principio di minimizzazione dei dati, stabilito dagli articoli 5, par. 1, lett. a) ec); 6, par. 1, lett. c) ed e), par. 2 e par. 3, lett. b) del RGPD e dall'art. 2-ter del Codice.
Conclusione del provvedimento
Il provvedimento dell'Autorità, datato 28 settembre 2023 e identificato con il numero 422 e doc. rete n. 9947479, ha quindi censurato il comportamento dell'istituto scolastico, evidenziando l'importanza di una gestione proporzionata e conforme alle normative dei dati personali.
